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DEUTSCHE POST, la paura della recessione mette in ombra i numeri solidi

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Dopo il rally cominciato a metà novembre, siamo quindi in una fase molto delicata

Malgrado i commenti positivi degli analisti e i numeri solidi relativi al terzo trimestre del 2022, il titolo Deutsche Post fatica a decollare, ed anzi minaccia di scivolare al di sotto della media mobile a 200 periodi (EMA200).

Il gruppo logistico è stato uno dei principali beneficiari della crisi pandemica, perché le persone hanno fatto sempre più acquisti online, e questo significa boom di consegne di pacchi.

Ma poi è tornata la “voglia” di negozi fisici, mentre i dati sull’inflazione elevata stanno deprimendo l’umore dei consumatori, che acquistano di meno. L’economia globale ha perso slancio, e in certe zone ci sono forti segnali di recessione.
Anche per questo dall’inizio dell’anno il titolo ha perso circa un terzo del suo valore.

Complessivamente però, molti rischi sembrano già essere stati prezzati nel titolo . Ed è per questo che occorre monitorarlo.

Come vediamo sulla piattaforma di investimento , nell’ultimo mese il titolo Deutsche Post ha oscillato in un intervallo ristretto tra 37,50 e 39,80 EUR.

deutsche_post_12_12_2022

Tuttavia, dal punto di vista tecnico la vera minaccia è la media mobile a 200 giorni. Una discesa sotto questo livello manderebbe un input negativo al mercato.
Dopo il rally cominciato a metà novembre, siamo quindi in una fase molto delicata. Il titolo è attualmente scambiato all’estremità inferiore dell’intervallo 37,50 e 39,80 EUR. Finché il limite inferiore resiste, c’è la possibilità di un recupero (i tori sperano che arrivi ad aggredire quota 42).

Al contrario, se scenderà al di sotto di EUR 37,60, esiste un rischio di consolidamento fino a EUR 34,40.

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