La seconda onda di Covid avrà degli effetti importanti su PUMA. Il terzo produttore mondiale di articoli sportivi, secondo quanto dichiarato ad “Handelsblatt” dal CEO Björn Gulden, difficilmente potrà raggiungere gli obiettivi originariamente fissati per il 2020 nel 2021.
“Trovo l’ambiente estremamente incerto, è difficile pianificare e fare previsioni“, ha detto. Attualmente circa la metà dei negozi Puma in Europa è nuovamente chiusa. Questo accade soprattutto in Francia, Gran Bretagna e Polonia.
Tuttavia, sul mercato azionario il titolo sta continuando a marciare forte.
Dopo lo shock della crisi Covid, il titolo ha guadagnato quasi il 35% in 6 mesi, riportandosi in prossimità della soglia record di 87 euro (fonte grafica ).
Nell’ultima settimana c’è stata una lieve correzione, ma l’aumento che si sta concretizzando porta al breakout del pattern “bandiera” che si è formato negli ultimi 10 giorni di novembre. Inoltre la permanenza stabile oltre la media 50 e 200, conferma un quadro rialzista ancora solido.