La forte domanda derivante dalla transizione energetica e dall’elettromobilità sta spingendo il business del gruppo di chip Infineon. Inoltre il rally tecnologico negli Stati Uniti fornisce ulteriore slancio.
ha superato l’obiettivo di margine che si era prefissata all’inizio del suo nuovo anno fiscale e, nonostante i venti contrari valutari, intende essere più redditizia per l’anno nel suo insieme rispetto alle previsioni precedenti.
L’obiettivo per il 2022/23 è ancora di 15,5 miliardi di euro di vendite, ma ora un margine di risultato del segmento di 25% invece del 24% precedentemente annunciato.
sta ora ipotizzando un tasso di cambio dell’euro di 1,05 dollari invece di 1,00 dollari a novembre – questo è significativamente meno favorevole per l’azienda, che realizza gran parte delle sue vendite nella valuta statunitense.
Nell’ultimo trimestre (da ottobre a dicembre), l’utile operativo – il cosiddetto risultato di segmento – è aumentato del 5% a 1,107 miliardi di euro. Con un calo simultaneo del 5% delle vendite a 3,95 miliardi di euro, ciò corrisponde a un margine del 28%. ha così superato il suo obiettivo di rendimento. Gli analisti si aspettavano un fatturato di 3,999 miliardi di euro e un margine del 24,7%.
Nel secondo trimestre, le vendite sono previste a circa 3,9 miliardi di euro e il margine del risultato di segmento a circa il 25%.
