L’umore attorno al settore bancario si è rasserenato dopo la burrasca dei giorni scorsi. E così e guidando il DAX con un forte rimbalzo.
Le preoccupazioni per il settore si sono un po’ attenuate a seguito della fusione forzata di Credit Suisse e UBS (quest’ultima l’ha acquistata al prezzo di saldo di 3 miliardi di franchi) e dopo le rassicuranti dichiarazioni della BCE in relazione alla sufficiente liquidità presente nel sistema.
Dal minimo dei giorni scorsi i titoli di si sono ripresi di circa il 20%, mentre quelli di di quasi il 17%.
Tuttavia, la questione della crisi bancaria è tutt’altro che conclusa. Gli investitori valutano cautamente se le ultime misure siano sufficienti per ripristinare la fiducia nelle banche, soprattutto dopo il default delle obbligazioni subordinate del Credit Suisse (AT1).
Al momento pare probabile che le perdite sulle obbligazioni AT1 matureranno principalmente presso i gestori patrimoniali. Si ipotizza anche che le obbligazioni AT1 potrebbero non dover essere completamente cancellate dopo tutto.
Anche dagli Usa arrivano segnali importanti, con il salvataggio di First National. Inoltre il rally del mercato azionario di lunedì è stato anche alimentato dalle speranze che il rialzo dei tassi USA sarà più accomodante, a 25 punti base anziché 50.
