Una continua domanda per le soluzioni cloud, ha consentito a SAP di realizzare nel primo trimestre il ritorno promesso dal management a un utile operativo in crescita. Il margine operativo è migliorato al 25,2% dal 24,8% dell’anno precedente, mentre gli analisti di consenso si aspettavano il 25,0%.
Il gruppo di software ha quindi ottenuto un solido inizio d’anno e ha gettato le basi per l’inversione di tendenza verso una maggiore redditività, dopo il cambio di strategia con un focus sul cloud. In quest’area, le vendite sono aumentate del 24%, o del 22% dopo gli adeguamenti valutari, a 3,178 miliardi di euro.
Complessivamente, le vendite sono aumentate del 10% a 7,441 miliardi di euro, 1,875 miliardi di euro sono stati guadagnati dalle operazioni, un aumento del 12 percento e quindi un aumento a due cifre che il management vuole ottenere anche per l’intero anno.
Il risultato finale è stato un utile di 1,587 miliardi di euro (anno precedente 1,166) o 1,08 (1,00) euro per azione. Le informazioni sono su base non IFRS e includono ancora i contributi della controllata statunitense Qualtrics, che sta per essere venduta.
Il portafoglio ordini cloud per un anno (Current Cloud Backlog – CCB), che è importante per valutare l’ulteriore sviluppo, è aumentato del 25% a 11,148 miliardi di euro.
La previsione annuale emessa a gennaio è stata rettificata a seguito dell’allora annunciata vendita di Qualtrics, che dovrebbe concludersi nella seconda metà dell’anno.
Senza di loro, il gruppo con sede a Walldorf vuole raggiungere un utile operativo compreso tra 8,6 e 8,9 miliardi dopo gli 8,03 miliardi nel 2022. Sarebbe un aumento dall’8 all’11 percento (corretto per la valuta). Finora, cioè con Qualtrics, era da 8,8 a 9,1 miliardi di euro.
I ricavi nel business cloud dovrebbero ora raggiungere un totale compreso tra 14,0 e 14,4 miliardi (invece di 15,3 e 15,7) miliardi di euro, con un aumento dal 23 al 26 percento.
Il gruppo intende annunciare nuovi obiettivi a medio termine alla conferenza Sapphire del 16 maggio.
