Il produttore di sali e fertilizzanti K+S ritiene assai complicato poter centrare gli obiettivi 2023 che si era posto mesi fa (e che già aveva ridotto). A causa dell’ulteriore pressione sui prezzi dei fertilizzanti al potassio, il gruppo di Kassel adesso definisce ‘improbabile’ il raggiungimento delle cifre chiave previste.
Canpotex, l’organizzazione di esportazione di Nutrien e Mosaic, ha recentemente stipulato un contratto di fornitura di cloruro di potassio con i clienti cinesi fino alla fine dell’anno al prezzo di 307 dollari per tonnellata. E’ molto meno rispetto al prezzo medio medio per tonnellata del concime potassico che era praticato nel primo trimestre dell’anno, pari 499 EUR per tonnellata.
Anche se la Cina svolge un ruolo subordinato nel portafoglio di K+S, comunque ha un ruolo decisivo per la situazione degli utili dal momento che fissa un livello dei prezzi che poi si sviluppa in tutto il mondo.
K+S aveva già abbassato le previsioni per il 2023 a maggio, a causa dei bassi prezzi del potassio. Allora si aveva previsto un EBITDA compreso tra 1,15 miliardi e 1,35 miliardi di euro. ‘Nel caso in cui il prezzo del cloruro di potassio cinese si diffondesse sugli altri mercati e i prezzi in questi mercati non si riprendessero dai livelli raggiunti entro la fine del 2023, per K+S nel 2023 risulterebbe un EBITDA di circa 0,8 miliardi”.
Tuttavia, K+S presume che i prezzi si riprenderanno nella seconda metà dell’anno, il che dovrebbe portare a un EBITDA di oltre 0,8 miliardi di euro.