I listini del vecchio continente e il hanno vissuto una settimana difficile, chiusa in netto calo. I timori riguardanti le prospettive economiche, soprattutto a seguito dell’atteggiamento ancora aggressivo delle banche centrali, hanno depresso l’umore di mercati azionari.
A peggiorare le cose sono stati anche i dati macro, che hanno evidenziato che la crescita nella zona euro si è quasi arrestata a giugno.
Il è arretrato a 15.830 punti, con un bilancio settimanale assai pesante: -3,23%. Un segnale molto negativo, se pensiamo che appena una settimana prima l’indice tedesco era giunto a 16.427, segnando un nuovo massimo storico.
Come vediamo sulla piattaforma , il brusco passo indietro degli ultimi giorni ha riportato l’indice all’interno del range dove era rimasto per oltre un mese, prima del breakout che aveva portato al nuovo massimo storico.
Il capitombolo ha portato il a un nuovo test della EMA50, che finora ha sempre fornito un valido supporto. Dovrà farlo ancora, se si vuole immaginare un ritorno verso i 16mila punti.
L’umore generale induce però a guardarsi soprattutto ad eventuali altri ribassi, e in particolare al supporto statico a 15738.