Se il mese di agosto era stato fiacco, il mese di settembre è cominciato anche peggio per .
La mancanza di ordini per l’industria automobilistica ha innescato un calo pesante in Borsa, col clima generale che si è molto offuscato dopo una prima parte di anno che era stata incoraggiante.
Il titolo Volkswagen adesso si trova il 10% più in basso rispetto a un mese fa, e la prospettiva più cupa è scivolare ulteriormente verso i 100 euro.
Secondo l’Istituto Ifo, l’indice congiunturale dell’industria automobilistica tedesca è sceso a zero, mentre relativo alle aspettative addirittura a -75 punti.
Non è una situazione della sola , bensì di tutto il comparto che lamenta la mancanza di ordini.
Lo scenario è aggravato dalla minaccia della concorrenza cinese, in particolar modo per quel che riguarda i veicoli elettrici, che adesso vogliono conquistare anche il mercato Europeo nonostante le crescenti barriere al commercio. Secondo alcune stime, i produttori automobilistici cinesi potrebbero quasi raddoppiare la loro quota di mercato globale, passando dal 17 al 33% entro il 2030.
Sotto il profilo tecnico, qualche settimana fa dicemmo che per lo snodo cruciale era rappresentato dal test della EMA50, che all’epoca era in pieno svolgimento.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Purtroppo lo scenario ha confermato l’importanza di quel test, visto che subito dopo è partito un forte impulso ribassista.
Adesso che ha ceduto anche la solida zona cuscinetto attorno ai 115 euro, per il rischio è di scivolare addirittura verso la soglia psicologica dei 100 euro (che peraltro è target a 12 mesi appena fissato dagli analisti di UBS).
Per un cambio di rotta bisognerebbe riportarsi in fretta nella zona cuscinetto di cui abbiamo appena parlato, ma un vero messaggio di inversione si avrebbe solo dopo il ritorno oltre la EMA50.