Dopo tanta attesa (e anche un falso breakout avvenuto a luglio), alla fine del mese di agosto è riuscito finalmente a venire fuori dal range di prezzo (16,6-19,6) dove era stato fin dal mese di aprile. Da allora è cominciato un trend rialzista che ha portato il prezzo del titolo su livelli che non si vedevano da circa 6 mesi.
Dal punto di vista fondamentale, la prospettiva che sia stato raggiunto il picco dei tassi d’interesse BCE ha consentito al mercato immobiliare di recuperare un poco di ottimismo.
Resta il fatto che i forti livelli di indebitamento potrebbero rendere più difficili le condizioni di rifinanziamento delle società immobiliari, con possibili aumenti di capitale (e inevitabili ripercussioni sugli utili in futuro) e frenano la domanda di mutui abitativi.
Ma i problemi maggiori sembrano ormai alle spalle, e il calo del prezzo di lo ha reso una potenziale occasione.Ecco perché nelle ultime settimane il cauto ottimismo che nutrivano gli analisti è diventato un forte ottimismo.
Warburg Research e Goldman Sachs (che l’ha inserito nella Conviction Buy List) hanno ulteriormente alzato il loro target, rispettivamente a 39,8 e 36,3. Anche RBC si è spinta oltre la soglia dei 33 euro. UBS e JP Morgan, che sembrano i meno convinti, vedono comunque un potenziale di rialzo superiore al 17%.
Dal punto di vista tecnico, il titolo ha ancora margini di miglioramento, soprattutto perché si sta avvicinando la Croce d’Oro, ossia l’incrocio tra la EMA50 e la EMA200, che generalmente attira molti acquirenti e spinge il prezzo al rialzo.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
L’obiettivo dei rialzisti su dovrebbe anzitutto quello di lasciarsi alle spalle la EMA200, per poi andare a prendere il massimo di marzo di 24,02 euro.
Al ribasso invece il supporto più immediato è su quota 21,40.
