Nonostante la leggera ripresa prima del week end, la settimana dell’indice si è chiusa con un bilancio negativo.
Il principale listino tedesco ha perso circa 1 punto percentuale rispetto al venerdì precedente, scivolando a 15.386,58 punti.
Anche il bilancio trimestrale è cupo, con uno sconto di quasi il 5%, ma dall’inizio dell’anno il è ancora comodamente in attivo.
I dati incoraggianti sull’inflazione hanno fornito un piccolo impulso, perché il calo superiore alle attese dovrebbe scongiurare il pericolo che la BCE aumenti ancora i tassi di interesse da qui a fine anno.
Dopo che le banche centrali hanno chiarito che nella lotta contro l’aumento dei prezzi i tassi d’interesse probabilmente rimarranno elevati ancora a lungo, i dati in calo sull’inflazione provenienti dalla zona euro sono stati accolti con sollievo sul mercato.
Sotto il profilo tecnico, avevamo detto che per il aver perso il supporto a 15730 non era un buon messaggio. Purtroppo l’andamento degli ultimi giorni ha confermato questa impressione.
L’uscita dal basso dal range 15.500-16.000 punti ha aperto la strada a uno scenario complicato.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il ha infatti perso anche la EMA200, importante indicatore della tendenza a lungo termine.
Adesso il supporto statico verso i 15400 rimane l’unico vero ostacolo che separa l’indice tedesco da una possibile discesa fino alla soglia psicologica dei 15mila punti.