Ancora una volta, la ripresa prima del weekend ha consentito agli indici del vecchio continente di ammorbidire le perdite accumulate nel resto della settimana. Il la chiude a a 15.229 punti, con un bilancio complessivo che lo vede perdere l’1,02% settimanale.
Il mercato azionario tedesco ha un piccolo cuscino intorno alla soglia dei 15.000 punti, che mercoledì è stata temporaneamente violata.
L’umore sui mercati azionari è determinato dalle aspettative circa le prossime mosse delle banche centrali. La FED potrebbe rimanere ancora aggressiva, visto che il mercato del lavoro statunitense è stato inaspettatamente robusto a settembre, anche se la dinamica salariale si è lievemente attenuata.
Le probabilità che ci sia una nuova stretta sono sostanzialmente 50 e 50.
Intanto sono arrivati segnali economici positivi dall’industria tedesca, che ha ottenuto molti più ordini del previsto.
Come dicemmo settimana scorsa, l’uscita dal basso dal range 15.500-16.000 punti ha aperto la strada a uno scenario complicato per il . E aggiungemmo che il supporto statico sui 15400 era l’unico vero ostacolo che separava l’indice tedesco dalla discesa fino alla soglia psicologica dei 15mila punti.
Cosa che è puntualmente avvenuta.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
La ripresa di venerdì ha consentito al il recupero dei 15.000 punti, ma per vedere segnali di schiarita occorre riprendersi i 15400 (ora diventato livello di resistenza) ma soprattutto la EMA200 che si trova sui 15.500.
Occhio poi alla “croce della morte” (ossia il passaggio della Ema50 sotto la Ema200) che dovrebbe avvenire entro poche settimane.
