Un venerdì nero per le borse europee ha finito per bruciare i profitti di un’intera settimana. Il ha chiuso a 15.186,66 punti, il che significa che nel corso della settimana è sceso dello 0,3%.
Il mercato aveva provato a reagire all’ennesimo scossone, legato stavolta alle nuove tensioni in Medio oriente. Ma poi prima del weekend s’è fatto sentire un mix di incertezza, dovuto alle preoccupazioni sull’inflazione e sui tassi di interesse (dopo l’inflazione Usa sopra le attese che potrebbe spingere la Fed a una nuova stretta), oltre che ai già citati fattori di rischio geopolitici.
Gli investitori hanno così preferito mettersi al riparo.
Come dicemmo settimana scorsa, il quadro tecnico del DAX è decisamente debole. Dicemmo che sarebbe servito uno slancio oltre i 15400 per vedere un segnale di schiarita, ma che solo il superamento della Ema200 avrebbe mandato un messaggio fortemente rialzista.
Il ci ha provato, ma è stato respinto indietro con forza.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il è nuovamente uscita dal basso dal range 15.500-16.000 punti, e si è riavvicinato alla soglia psicologica dei 15mila punti.
Sottolineiamo inoltre che si sta avvicinando lo scenario della “croce della morte” (ossia il passaggio della Ema50 sotto la Ema200) che dovrebbe avvenire entro poche settimane.