SIEMENS HEALTHINEERS, lo scoglio Ema50 è cruciale per darsi la spinta

Non è un periodo facile per il settore sanitario. I titoli della categoria sono tra i meno performanti d’Europa quest’anno, e non fa eccezione Siemens Healthineers, che solo nell’ultimo trimestre ha perso 8,83% (che diventa 16% se consideriamo l’ultimo semestre).
Dal mese di settembre il gruppo di tecnologia medica tedesco ha tentato di risollevarsi, ma finora ha compiuto solo pochi passi avanti.

Siemens Healthineers sta ancora soffrendo il contraccolpo della fine dell’emergenza Covid, che gli aveva consentito una impennata di vendite grazie ai test veloci di antigene per il rilevamento della malattia. Tuttavia, anche se la prima parte del 2023 è stata molto fiacca, la situazione degli ordini del gruppo sta migliorando.

Per questo motivo (tenuto anche conto del forte calo subito dal titolo quest’anno) molti esperti di borsa sono ottimisti riguardo al futuro. La banca privata Hauck & Aufhauser fissa il target a 12 mesi a 58 euro, poco meno di Berenberg (58,2). A fine settembre Goldman Sachs ha indicato come prezzo obiettivo 54 euro, UBS lo fissa a 55 mentre Barclays è il più fiducioso, visto che arriva a 60 euro.

Inoltre l’attuale rapporto prezzo/utili (P/E) di Siemens Healthineers è 33,14, decisamente inferiore alla media (circa il 30%) rispetto ai valori del settore. Sotto questo aspetto si può dire che Siemens Healthineers è quindi sottovalutato.

Sotto il profilo tecnico, un messaggio incoraggiante arriva dalla EMA50, che Siemens Healthineers sta testando da diverse settimane, come vediamo nell’immagine sottostante.

(Fonte grafica: piattaforma di investimento eToro)

Se la EMA50 dovesse cedere, allora il prezzo di Siemens Healthineers potrebbe andare ad aggredire nuovamente la resistenza a 48,52, che ha respinto l’ultimo tentativo di rialzo.
L’ottimismo a quel punto diventerebbe fondato, con buoni potenziali di crescita.
Al ribasso invece occorre guardare al supporto su 44,4, ossia i minimi annuali.

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