Qualche segnale positivo comincia ad arrivare anche per Porsche, dopo alcuni mesi di discesa ripida che hanno portato il prezzo del titolo finanche al di sotto del valore della IPO di settembre 2022 (ossia sugli 80 euro).
Adesso che è stata recuperata la soglia dei 90 euro, bisogna capire se lo slancio potrà proseguire in modo deciso oppure no.
L’ultima trimestrale ha evidenziato che è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi annuali, nonostante i problemi in Cina e i problemi di consegna. L’azienda di Stoccarda ha realizzato più affari di quanto gli esperti si aspettavano, anche se la redditività è stata leggermente inferiore alle aspettative.
La grande domanda, l’andamento dei prezzi di vendita e la tendenza verso automobili più costose continuano a giocare a favore dell’azienda, che nei primi nove mesi ha visto le vendite salire del 12,6%, oltre le aspettative, mentre il risultato operativo è aumentato del 9%, ma con un margine inferiore rispetto alle attese. L’utile al netto delle imposte è passato da 3,70 a 3,94 miliardi di euro.
Tuttavia la situazione in Cina rimarrà difficile ancora per un bel po’ di tempo. In questo importante mercato il fatturato è diminuito del 12% a causa della difficile situazione economica. vende un quarto delle sue automobili nella Repubblica popolare.
Sotto il profilo tecnico, il recupero della soglia dei 90 euro è molto importante. Tuttavia l’ostacolo non sarà agevole da superare, perché c’è la Ema50 che funge da resistenza dinamica.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il superamento di questo livello darebbe però un impulso importante al titolo , che avrebbe la strada pressoché spianata verso la resistenza successiva sui 99-100 euro (peraltro soglia psicologica importante).
Gli analisti sono molto discordi sul futuro di . Mentre la banca americana JPMorgan ha posto 140 euro come target a 12 mesi, e Goldman Sachs fissa 124 euro, la società di analisi Jefferies e Bernstein Research hanno posto il prezzo obiettivo a 90 euro.
