Non è stata una settimana facile per il DAX e per gli altri indici del vecchio continente, che hanno dovuto digerire le prospettive meno accomodanti delle banche centrali.
Il principale indice tedesco ha chiuso a 16.555,13 punti, cedendo circa un punto percentuale nell’arco della settimana.
Dalla riunione della BCE in calendario nei prossimi giorni non ci si aspetta nulla di sorprendente: confermerà il livello dei tassi di interesse attuale. Ma nei giorni scorsi Christine Lagarde ha gelato i mercati dicendo che le probabilità maggiori per il primo taglio dei tassi sono per questa estate.
Anche se gli investitori credono che ciò accadrà già ad aprile, la situazione si fa sempre più incerta e il clima di tensione che c’è in Mediooriente non aiuta a distendere gli anmi del mercato.
Sotto il profilo tecnico, il è scivolato sul limite inferiore del range 16600-17000, ma il supporto statico su questa soglia sta scricchiolando.
Se il DAX dovesse scivolare più in basso, il prossimo supporto è rappresentato dalla Ema50 (che già negli ultimi giorni ha rimbalzato il prezzo).
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Nel complesso il quadro tecnico del rimane ancora rialzista (Ema50 sopra la Ema200), ma si è decisamente sporcato rispetto alle ultime settimane. La nota positiva è che la recente correzione ha fatto “scaricare” l’indicatore RSI, che adesso si trova in una situazione di equilibrio di forza.
