Grazie a un rally cominciato a fine ottobre, la soglia dei 200 euro sembra sempre più alla portata di Deutsche Borse. La società che gestisce il mercato azionario tedesco, a sua volta quotata sul DAX, di recente ha toccato il record storico a 190 euro, ma è stato solo un assaggio di quel che potrebbe succedere, tanto più che gli ultimi numeri trimestrali sono stati molto positivi.
Nel 2023, il fatturato netto è aumentato del 17%, ma anche l’utile prima di interessi, imposte e ammortamenti (Ebitda) è aumentato del 17%, attestandosi a poco più di 2,9 miliardi di euro. Il dividendo sarà aumentato di 20 centesimi.
Per l’anno in corso il gruppo prevede una ulteriore crescita dei ricavi netti e dell’Ebitda (a oltre 3,2 miliardi di euro).
I tassi di interesse più alti hanno favorito la corsa del mercato, mentre potrebbero creare qualche difficoltà ciclica una volta che cominceranno i tagli da parte delle banche centrali. L’operatore della borsa ha inoltre beneficiato di una vivace attività di negoziazione sui mercati e di buoni affari nel commercio di prodotti di gas ed elettricità.
Un altro motivo del recente rialzo del titolo è stato il programma di riacquisto di azioni proprie lanciato all’inizio di gennaio, il primo in sei anni. Il gruppo vuole riacquistare i propri titoli per un massimo di 300 milioni di euro entro il 3 maggio. Finora ha acquisito azioni per un valore pari a circa la metà del valore.
Un contributo importante si attende dal consolidamento del fornitore di software danese Simcorp, la cui acquisizione è stata recentemente completata (ècostato 3,9 miliardi di euro, la più grande acquisizione nella storia dell’azienda).
Sotto il profilo tecnico, il quadro di Deutsche Borse è ancora fortemente rialzista: la Ema50 si trova ben oltre la Ema200, e l’indicatore RSI non ha ancora raggiunto la soglia dell’ipercomprato. Ce n’è quindi per un altro scatto in avanti.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il prossimo target sarà la riconquista della soglia dei 190 euro (al momento il massimo storico), mentre poi il passo successivo sarà avvicinarsi ai 200 euro, livello psicologicamente dal valore molto importante.
Al ribasso il supporto statico più vicino è verso quota 183, dove peraltro si trova anche la Ema50.
Diversi analisti sono convinti che la soglia psicologica dei 200 euro cadrà. Goldman Sachs vede un target a medio termine di 207 euro, Warbirg Research arriva addirittura a 226, mentre Deutsche Bank si ferma a 209.