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BASF tenta la risalita sui 50 euro. Il primo ostacolo chiave è sui 47,5

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Secondo alcuni analisti il punto più basso è stato raggiunto, e l’aspettativa di una ripresa ciclica potrebbe rilanciare definitivamente il titolo chimico

Lo scenario che si era verificato a luglio si è ripetuto anche a gennaio: i dati trimestrali fermano BASF a pochi passi dalla soglia dei 50 euro (che manca da circa un anno), facendo fare una brusca marcia indietro.

Subito dopo però è cominciata una ripresa, che potrebbe portare ad un terzo tentativo di superamento dell’importante soglia psicologica.

Come tutto il settore chimico, BASF ha presentato dati deboli per il 2023. Del resto la domanda è stata fiacca mentre i costi sono stati elevati a causa della feroce inflazione dell’energia.
Lo scorso anno il fatturato e l’utile sono stati ben al di sotto delle aspettative (peraltro tagliate a luglio scorso), anche se l’azienda con sede a Ludwigshafen ha realizzato nuovamente un utile dopo la perdita dell’anno precedente (innescate dalla svalutazioni miliardarie sulle attività di petrolio e gas della sua controllata Wintershall Dea).

Di recente il titolo ha sofferto anche l’annullamento da parte di un tribunale statunitense del diserbante contenente Erginia, a causa di errori riscontrati dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense nel processo di approvazione.

Secondo alcuni analisti però, il punto più basso è stato ormai raggiunto, e l’aspettativa di una ripresa ciclica dei profitti a lungo termine potrebbe rilanciare definitivamente BASF (che ricordiamo valeva quasi 70 euro a febbraio 2022, prima dello scoppio della guerra in Ucraina).

Sotto il profilo tecnico, BASF sta cercando di consolidarsi oltre le due EMA (50 e 200), cosa che darebbe maggiore robustezza alla sua ripresa.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Proprio la vicinanza delle due medie mobili principali rende però incerto lo scenario, che potrebbe evolversi in un senso o nell’altro. Un messaggio rialzista più solido arriverebbe però dal superamento della resistenza statica a 47,5 euro.

Uno scenario ribassista potrebbe invece essere innescato dalla discesa sotto le due medie mobili, e a quel punto potrebbe esserci una caduta fino al doppio minimo su quota 42,5.

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