A dicembre dicemmo che il titolo Vonovia aveva ripreso l’uptrend, e che poteva rimettere nel mirino la soglia psicologica dei 30 euro. La corsa del titolo immobiliare tuttavia per ben due volte si è arenata proprio prima di quel livello, e adesso sta vivendo una fase di correzione.
Ma la corsa è destinata a riprendere oppure no?
Sul mercato immobiliare il vento forte che soffiava fino a inizio anno s’è attenuato, questo perché i tagli ai tassi di interesse da parte delle banche centrali sono slittati da marzo (come si ipotizzava) verso maggio-giugno.
Ricordiamo che tassi di interesse più bassi favoriscono la ripresa del mercato immobiliare (per l’aumento delle richieste di mutui) e l’avvio di nuovi progetti di costruzione (perché diventa meno costoso per i costruttori chiedere finanziamenti). Inoltre le azioni di società immobiliari diventano un’alternativa d’investimento alle obbligazioni quando i tassi si abbassano.
A tal proposito va evidenziata una recente indagine del Kiel Institute for the World Economy (IfW), secondo il quale nel 2023 i prezzi degli immobili residenziali in Germania hanno subito il calo più marcato da circa 60 anni, proprio a causa dei forti aumenti dei tassi di interesse che hanno scoraggiato le compravendite di abitazioni.
Sotto il profilo tecnico, il quadro di Vonovia rimane rialzista, visto il lungo uptrend che ormai dura dal mese di marzo. Tuttavia, la discesa sotto la Ema50 ha sporcato lo scenario, suggerendo di tenere gli occhi aperti perché il pattern “doppio massimo” è tipicamente di inversione.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il prezzo può beneficiare di un supporto statico a 25,4, mentre poco più in basso un ulteriore livello di appoggio è rappresentato dalla Ema200.
Se il prezzo di Vonovia riuscirà a riportarsi oltre la Ema50, potrebbe guadagnare di nuovo slancio per avvicinarsi al target è sulla soglia dei 30 euro, dove passa anche una solida resistenza statica.
Gli analisti conservano un certo ottimismo. JP Morgan fissa il target a medio termine a quota 31 euro, Baader Bank arriva anche a 33 euro e Berenberg a 34 euro.
Il più ottimista però è Goldman Sachs che arriva finanche a 36,4 euro. Va detto però che c’è anche una voce contraria, quella di Jefferies che a inizio gennaio ha tagliato le prospettive di Vonovia a 22 euro.