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EON, la coppia Fibonacci-Ema200 può innescare il rimbalzo verso l’alto

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Dopo un 2023 brillante, il titolo energetico a febbraio ha messo la retromarcia

Dopo un lungo rally vissuto tra ottobre e gennaio (che ha fruttato guadagni di circa il 20%), il titolo EON ha dapprima vissuto una fisiologica correzione, cui è seguita una brusca discesa nel mese di febbraio. Nonostante tutto, però, lo scenario rimane ancora interessante.

Avevamo detto che il 2024 non sarebbe stato così brillante come il 2023, perché ci sono diversi fattori che continuano a penalizzare il settore energetico.

La sempre minore speranza di imminenti tagli dei tassi di interesse penalizza il comparto dell’energia, che è tipicamente ad alta intensità di capitale.
A questo fattore si aggiunge l’incertezza riguardo all’udienza pubblica per il prossimo periodo di regolamentazione in Germania, che potrebbe riguardare i rendimenti consentiti e il sistema di incentivi.

Il quadro recente ha risentito anche del profit warning da parte della società austriaca Verbund (a inizio febbraio), che ha messo sotto pressione l’intero settore energetico europeo. Una delle cause, ossia il rapido calo dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, è un problema che riguarda anche EON.

Sotto il profilo tecnico, il titolo EON ha trovato un supporto nel 50% Fibonacci (costruito sul movimento rialzista di ottobre-gennaio), reso ancora più solido dalla contemporanea presenza della Ema200.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

E’ chiaro che proprio questo livello di prezzo è il crocevia per il futuro, perché in caso di ulteriori ribassi il quadro tecnico si sporcherebbe notevolmente.
Al contrario, un rimbalzo oltre il livello 38,2 Fibonacci (su quota 11,90 euro) e più sopra anche la Ema50, darebbero un grande slancio al prezzo.

A dare ottimismo sono i recenti dati riguardanti l’intero 2023. EON ha superato le previsioni sugli utili e le aspettative del mercato. L’utile prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti, rettificato per gli effetti speciali, è aumentato di quasi il 17%. L’utile consolidato rettificato ammonta a 3,1 miliardi di euro, dopo i 2,7 miliardi dell’anno precedente.

Questi dati confermano l’impressione che EON si distingue ancora per i bassi rischi sugli utili operativi (Ebitda), per il uso bilancio solido rispetto al settore e per le migliori prospettive di crescita per il dividendo. Inoltre è in prima linea per la transizione energetica, che sarà uno dei cavalli di battaglia in futuro.

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