Dopo una fase di consolidamento durata un paio di mesi, il titolo Allianz è ripartito forte.
Sul finire di gennaio scrivemmo che, vista la rottura del pattern “flag”, il prezzo avrebbe potuto correre verso nuovi record. Così è stato.
Allianz ha raggiunto i massimi ventennali e adesso la soglia psicologica dei 300 euro non è molto lontana…
Lo scatto vero e proprio è avvenuto nel mese di marzo, sulla scia di un bilancio annuale brillante, nonostante la debolezza dell’economia in molte parti del mondo.
La più grande compagnia assicurativa tedesca ha aumentato i profitti lo scorso anno, beneficiando del buon sviluppo nel settore delle assicurazioni sulla vita e sulla malattia. Il risultato operativo è aumentato del 6,7% a 14,7 miliardi di euro, mentre gli utili sono aumentati di quasi un terzo a 8,5 miliardi di euro, mentre l’utile annuo rettificato è aumentato del 30% a 9,1 miliardi di euro.
Allianz ha inoltre annunciato a sorpresa un aumento del dividendo di 2,4 euro (giungendo a 13,80 euro per titolo) ed ha lanciato un messaggio che piace al mercato finanziario: in futuro il gruppo vuole distribuire regolarmente il 60% dei suoi utili, invece della metà come accaduto finora.
Infine Allianz ha varato un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie per un miliardo di euro. Il riacquisto in borsa durerà fino al 31 dicembre, e i titoli comprati verranno ritirati.
Sotto il profilo tecnico, la recente correzione ha creato un nuovo livello di resistenza a quota 278,25 euro, mentre al ribasso il supporto più vicino è rappresentato dalla Ema50.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Non ci stupiremmo se questa fase di fiacca dovesse proseguire per qualche seduta ancora, visto che l’indicatore RSI è ancora vicino alla zona di ipercomprato.
Bisogna infatti evidenziare che serve un impulso forte per andare ad aggredire il target successivo è la soglia psicologica dei 300 euro. Altrimenti, il titolo Allianz è destinato a vivere prima una fase di consolidamento.
Alcuni analisti sono convinti che Allianz a medio termine riuscirà a superare lo scoglio dei 300 euro. Berenberg e Jefferies infatti vedono il prezzo rispettivamente a 309 e 300 euro. Più scettici sono JP Morgan, UBS e Deutsche Bank, che non vedono grandi variazioni rispetto al prezzo attuale.