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MERCEDES-BENZ di corsa verso gli 80 euro (ma attenti al gap in zona 70)

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La formazione della “croce d’oro” ha alimentato la recente corsa del prezzo, che può spingersi sui massimi dal 2015

Dopo una brusca frenata avvenuta nei primi 20 giorni di gennaio, il titolo Mercedes-Benz ha imboccato di nuovo la via della salita (stavolta anche più robusta), che l’ha portato nel giro di poche settimane sui massimi di 10 mesi.

Il settore automobilistico nel suo insieme ha recentemente intrapreso un chiaro percorso di ripresa, che ha risollevato il morale dell’industria tedesca (tanto che l’indicatore corrispondente dell’Istituto Ifo è salito a marzo al valore più alto dallo scorso maggio).

Uno dei motivi è probabilmente lo sviluppo positivo delle vendite negli Stati Uniti e in Cina, i due mercati più importanti per l’industria automobilistica tedesca.

Mercedes-Benz in particolare ha ricevuto un’ulteriore spinta dal rapporto preliminare sul flusso di cassa, che ha sorpreso per il suo livello molto elevato.
Ciò è incoraggiante perché è alla base dell’elevato rendimento da dividendi di Mercedes-Benz, e perché consentirà all’azienda di procedere ad un riacquisto di azioni per un valore di 3 miliardi di euro.

Questi aspetti positivi hanno messo in secondo piano il fatto che l’azienda di Stoccarda abbia previsto una corsa meno redditizia nel 2024, a causa delle tensioni nella catena di fornitura e dei maggiori investimenti. Però, come detto, l’ottimismo attorno al titolo non si è affatto smorzato.

Sotto il profilo tecnico il quadro rimane decisamente rialzista, come possiamo vedere in questa immagine tratta dal broker .

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La recente formazione della “croce d’oro” (ossia la Ema50 che si porta sopra la Ema200) ha alimentato la corsa del prezzo, che adesso si è avvicinato alla soglia degli 80, un livello che non si vede dal 2015.

La presenza dell’indicatore RSI in prossimità della zona di ipercomparto deve però suggerire maggiore cautela, perché possibili correzioni sono in vista.

I ribassisti dovrebbero piuttosto guardare con attenzione alla presenza di un gap che si è aperto a inizio anno a cavallo dei 70 euro, e che potrebbe rappresentare il target di correzioni più profonde.

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