Dopo il rally vissuto nell’ultimo trimestre del 2023, il titolo Nemetschek (fornitore di software per l’edilizia) si è infilato in una lunga fase di range tra 81 e 90 euro.
Ma non è una notizia negativa, se teniamo conto delle difficoltà che sta vivendo il settore dell’edilizia a causa degli alti tassi di interesse e dell’aumento dei costi.
I recenti numeri relativi al primo trimestre (leggermente migliori di quanto si aspettassero gli analisti) hanno confermato che Nemetschek vive un buon momento, e gli affari sono andati a gonfie vele soprattutto grazie ai suoi modelli di abbonamento e alla sempre maggiore digitalizzazione nel settore edile.
Il fatturato è aumentato del 10,3% al netto degli effetti valutari, mentre l’utile Ebitda è aumentato dell’11,9% a 68,3 milioni di euro. L’utile trimestrale è salito del 17,4% a 42,5 milioni di euro.
Nemetschek inoltre vuole aumentare il dividendo: la distribuzione delle azioni avrà un valore di 0,48 euro, dopo 0,45 euro l’anno precedente.
Il management ha confermato le previsioni per il 2024 (vendite in aumento del 10-11%, margine sugli utili compreso tra il 30 e il 31%), e si prevede che il ritmo di crescita accelererà ulteriormente nel 2025.
L’unica incognita è rappresentata dai possibili sviluppi negativi legati al conflitto in Medio Oriente e alla guerra in Ucraina.
Sotto il profilo tecnico, Nemetschek è rientrato nel range tra 81-90 euro, dopo aver temporaneamente varcato il limite inferiore di questa fascia di prezzo, come vediamo sulla piattaforma .
Al momento in cui scriviamo il prezzo sta testando la Ema50, che sta agendo da resistenza. I successivi ostacoli si collocano a quota 89 euro, 92,70 (il massimo annuale) e 94,7 circa.
Gli analisti hanno opinioni molto disomogenee riguardo Nemetschek. Goldman Sachs e UBS sono ottimisti e fissano un target a medio termine superiore ai 90 euro. Deutsche Bank e Barclay invece vedono una flessione sotto gli 80 euro.