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DAX a difesa dei 18mila (…con l’aiuto della Ema50)

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L’umore del mercato ha oscillato più volte in questa settimana, soprattutto sulle ipotesi relative alla politica monetaria dei prossimi mesi

Settimana fiacca per il DAX e gli altri listini europei, anche se l’indice tedesco riesce comunque a conservare la soglia dei 18mila punti grazie a un colpo di coda proprio nella seduta di venerdì. Il risultato settimanale per l’indice principale tedesco è -0,9%.

L’umore del mercato ha oscillato più volte in questa settimana, non tanto per le incertezze sul fronte geopolitico quanto sui rapporti aziendali (in special modo il DAX ha sofferto la debolezza dei titoli auto dopo i dati deludenti del settore) ma soprattutto sulle ipotesi relative alla politica monetaria dei prossimi mesi.

La FED ha confermato i tassi, ha predicato prudenza riguardo ai tagli ma poi i dati sul mercato del lavoro (più deboli del previsto) hanno riportato le probabilità di una prima sforbiciata al costo del denaro in settembre. Al tempo stesso però l’indice ISM, che riflette l’umore del settore dei servizi statunitense, ha temporaneamente contrastato le nuove speranze di manovre accomodanti.
Questo valzer continuo dimostra che nessun dato macro finora è stato così netto da conferire maggiore certezza alle ipotesi che si fanno.

Sotto il profilo tecnico, il DAX è riuscito a trovare un solido supporto sulla Ema50, come dimostra l’immagine sulla piattaforma di investimento .
dax_4_5_2024

Questo però non vuol dire che uno scenario ribassista sia stato scongiurato. Così come era accaduto per la soglia dei 17mila punti, il DAX dovrà consolidarsi oltre i 18mila prima di immaginare un nuovo sprint.

In caso di ulteriori ribassi nei prossimi giorni, c’è il supporto statico a 17600 punti a fare da cuscinetto (come è già successo a fine aprile).

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