Anche se con un andamento a fasi molto alterne, Volskwagen continua a viaggiare lungo un trend rialzista dallo scorso mese di ottobre. Questo uptrend gli ha consentito di arrivare a guadagnare anche il 30% (quando ha toccato i massimi annuali a 128 euro), anche se l’ultima correzione lo ha spinto di nuovo sotto la soglia dei 120 euro.
I costi più elevati e i problemi nell’importante mercato cinese (specie per i prodotti Porsche e il marchio premium Audi) hanno gravato sul gruppo in questa prima parte dell’anno, mentre il miglioramento delle performance degli altri marchi “di massa” non hanno compensato la situazione. Anche il settore dei servizi finanziari non è più produttivo come prima, per via dei prezzi più bassi delle auto usate.
I risultati trimestrali hanno così evidenziato il calo del risultato operativo (di un quinto) a 4,59 miliardi di euro, e dell’utile del gruppo di quasi il 22% a 3,71 miliardi di euro. Dati che comunque il mercato si aspettava, ed anzi immaginava anche di anche peggio.
Tuttavia, il management vede un miglioramento per il resto dell’anno grazie ai maggiori ordini di auto elettriche e agli ordini per i nuovi modelli Tiguan e Passat. Anche per questo la direzione ha confermato le previsioni annuali, e dei risultati decisamente migliori dovrebbero vedersi già nel secondo trimestre.
Occhio intanto alle indiscrezioni riguardo alla possibile vendita delle azioni Traton, la holding di veicoli commerciali di cui Volkswagen detiene il 90%, per un valore compreso tra 500 milioni e un miliardo di euro. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Bloomberg citando addetti ai lavori.
Sotto il profilo tecnico, siamo in una fase molto delicata perché Volkswagen si trova in prossimità tanto della Ema50 quanto della Ema200, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
E’ plausibile che ci sarà un po’ di nervosismo nelle prossime sedute. Finora la Ema200 ha agito egregiamente da supporto, e potrebbe farlo anche stavolta innescando una spinta al rialzo di Volkswagen. A quel punto il target potrebbe essere il massimo annuale a 128 euro.
Viceversa, in caso di ribassi il primo supporto sarebbe sui 114,5 euro, e più in basso la soglia dei 110 euro.
Molti analisti vedono il proseguimento della marcia rialzista. La banca d’investimento americana Goldman Sachs ha lasciato un obiettivo di prezzo di 140 euro, Warburg Research fissa il target a 165 euro, RBC lo fissa oltre i 140 euro mentre Barclays pone un obiettivo a 135 euro.
