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THYSSENKRUPP, tensione sul prezzo attorno alla Ema50

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L’azienda ha chiuso in rosso il periodo gennaio-marzo, ma non c’è stato alcun contraccolpo (come accadde invece a febbraio)

Dopo il primo tentativo fatto a marzo (e non riuscito), Thyssenkrupp prova nuovamente a risalire la corrente, dopo che aver accusato una perdita del 30% dopo l’ultima trimestrale del 2023, che fu molto negativa.

A inizio maggio è stato reso noto il primo rendiconto trimestrale del 2024, che continua a evidenziare le difficoltà del gruppo industriale, anche se come vedremo ci sono degli aspetti incoraggianti.


L’azienda ha chiuso in rosso il periodo gennaio-marzo (78 milioni di euro) soprattutto a causa del calo dei volumi e dei prezzi più bassi nel commercio di acciaio, nonché delle svalutazioni delle immobilizzazioni della divisione commercio dei materiali. Segnali deboli sono arrivati ​​anche dallo specialista dell’elettrolisi Thyssenkrupp Nucera, anch’esso quotato in borsa e di cui l’azienda di Essen detiene la maggioranza.

Thyssenkrupp ha dovuto nuovamente abbassare le previsioni annuali sul fatturato e sul risultato finale, che dovrebbe essere ancora in perdita (lo scorso anno il rosso in bilancio fu di quasi due miliardi), mentre finora la società aveva ipotizzato di arrivare in pareggio.

Tuttavia, stavolta il gruppo ha assorbito senza danni questi risultati, perché il risultato operativo (EBIT) del trimestre è stato superiore alle aspettative e l’obiettivo di free cash flow è stato confermato.

Inoltre a fine aprile un sussulto positivo l’ha regalato la notizia che il miliardario ceco Daniel Kretinsky e la sua holding EPCG rileveranno inizialmente il 20% della divisione acciaio del gruppo industriale Thyssenkrupp, e potrebbero in futuro acquisire un ulteriore 30%. L’obiettivo è quello di costituire una joint venture nella quale entrambi i partner deterranno ciascuno il 50%.

Dal punto di vista tecnico, la ripresa avvenuta nelle ultime settimane ha portato Thyssenkrupp a testare la Ema50.
thyssenkrupp_22_5_2024

Come vediamo sulla piattaforma di investimento , siamo anche in prossimità di una resistenza statica (4,97 euro), perché anche in passato c’è stata tensione tra acquirenti e venditori in questa zona di prezzo.

E’ chiaro che superare questo scoglio sarebbe un bell’impulso per il titolo, che potrebbe trovarsi la strada spianata verso i massimi di marzo poco sotto 5,50 euro.
Se invece il tentativo di sfondare la Ema50 dovesse fallire, potrebbe riaprirsi la strada in discesa verso i minimi annuali.

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