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DAX, il test della Ema50 è un importante crocevia a medio termine

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L’indice tedesco resta a pochi passi dal record storico, ma quello che accadrà nei prossimi giorni potrebbe dare una svolta

Settimana fiacca per il DAX, nel contesto di un mercato che aspetta novità dal fronte delle banche centrali, visto che i segnali che arrivano sono contrastanti e cambiano di continuo.
Il DAX alla fine ha chiuso a 18.497,94 punti, segnando un calo settimanale dell’1,05%. Tuttavia, maggio è stato un buon mese con un aumento del 3,16%.

Negli ultimi giorni sono emersi dubbi riguardo al numero di tagli dei tassi d’interesse nell’Eurozona e soprattutto negli Stati Uniti, che si aspettano da tempo.

Giovedì l’attenzione sarà focalizzata sulle decisioni di politica monetaria e sulle dichiarazioni della Banca Centrale Europea (BCE). Gli esperti si aspettano il primo taglio dei tassi di interesse, ma visto che l’inflazione è aumentata più del previsto a maggio, è incerto cosa la BCE ha intenzione di fare ne prossimi mesi.

Nonostante la recente battuta d’arresto, il DAX resta a pochi passi dal suo massimo storico di 18.892 punti.
La vecchia regola del mercato azionario ‘vendi a maggio e vai via‘ non ha dimostrato il suo valore stavolta.

Sotto il profilo tecnico, come vediamo sulla piattaforma di investimento , il calo dai massimi storici ha portato il DAX a testare la Ema50 in qualità di supporto.

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Da quando è cominciato il lungo trend rialzista – sul finire del 2023 – la Ema50 si è sempre confermata un supporto affidabile. Ma nel mondo del trading quello che è valso fino a ieri, non è detto che varrà anche domani. Per cui occorre cautela.

Senza dubbio il test in corso è molto importante per gli scenari futuri del DAX. In caso di rimbalzo si potrà ricominciare a pensare a un riavvicinamento ai massimi storici.
Se invece la Ema50 dovesse cedere, il successivo supporto sarebbe la soglia psicologica dei 18mila.

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