Home
aixtron-1

AIXTRON, occhio al breakout dal range (può diventare un’occasione)

Scritto da -

Il titolo del fornitore dell’industria di chip si muove lateralmente da diverse settimane. Ma se superasse la Ema50 potrebbe trovare grande slancio

A fine marzo avevamo detto che il crollo di Aixtron poteva rappresentare un’opportunità di ingresso, visto che il titolo del fornitore dell’industria dei chip aveva perso circa del 40% da metà dicembre (valeva 38 euro, è scivolato a 21).
Effettivamente qualche segnale di schiarita si intravede (+3% nel mese di maggio), non fosse altro che da allora Aixtron ha imboccato una fase di range tra 21 e 23 euro, ed ha già fatto un paio di tentativi di risalire la corrente.

Il mercato dei chip sta attraversando una fase delicata, anche per via dalla “guerra” tecnologica tra USA e Cina (che è il più grande mercato per i veicoli elettrici e quindi fondamentale per i produttori europei di chip). Tutto questo ha indebolito le prospettive della domanda, come dimostra il fatto che nel primo trimestre gli ordini in entrata di Aixtron sono ancora diminuiti.

La notizia confortante è la crescita dei sistemi per la produzione di MicroLED, che rappresentano oltre un terzo degli ordini acquisiti da Aixtron. Tenuto conto che proprio l’annullamento del progetto MicroLED presso il cliente AMS-Osram aveva innervosito gli esperti a febbraio, questo nuovo elemento potrebbe ora essere visto come un segnale positivo (anche se a medio lungo termine).

Intanto la dirigenza dell’Aixtron ha confermato gli obiettivi per il 2024, che prevedono una crescita più lenta (le vendite al massimo dovrebbero crescere del 14%). Sono ancora previsti ricavi compresi tra 630 e 720 milioni di euro, un quarto dei quali dovrebbe rimanere come utile prima degli interessi e delle tasse.

Sotto il profilo tecnico, il quadro resta opaco ma ci sono dei segnali incoraggianti. Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prezzo sembra aver trovato un supporto molto solido su quota 21 euro.
aixtron_13_6_2024

Al rialzo però c’è l’ostacolo Ema50 che finora ha agito da resistenza dinamica, e che coincide anche con il limite superiore del range. Se Aixtron riuscirà a mettersi alle spalle questa soglia, a quel punto le prospettive per una ripresa più robusta saranno molto più concrete.

Nonostante alcune revisioni al ribasso, il prezzo target fissato da molti analisti è decisamente superiore a quello attuale. Jefferies lo fissa a 40 euro, perché prevede una forte crescita nel 2025. Barclays ha posto un obiettivo a 28 euro. Warburg Research ha lasciato di recente il prezzo target a 31 euro, Deutsche Bank Research a 33 euro, DZ Bank a 39 euro.

Non è possibile commentare questo post.

CONOSCERE IL DAX