Dal mese di marzo il titolo DHL Group (ex Deutsche Post) si è infilato in un tunnel laterale compreso tra 38 e 40 euro. Quello che gli investitori si chiedono è se ciò possa essere il preludio a una ripresa del prezzo, che da dicembre aveva vissuto una forte fase ribassista.
Il gruppo logistico DHL Group ha infatti iniziato l’anno con un calo del fatturato del 3% (peggio delle attese) e un crollo degli utili di circa 20% (più o meno secondo aspettative), perché l’economia stagnante ha ridotto il trasporto delle merci.
Soltanto quando le aziende avranno smaltito le scorte accumulate, i volumi dei trasporti torneranno a crescere e gli affari di DHL Group andranno meglio. Inoltre i prezzi per il trasporto sono attualmente più bassi e questo grava anche sulle cifre commerciali di DHL.
Le forti misure di austerità che il gruppo ha avviato negli ultimi mesi dovrebbero far sentire i loro effetti strada facendo.
A partire dalla seconda metà dell’anno il consiglio di amministrazione continua tuttavia ad aspettarsi uno sviluppo economico più positivo. Ha quindi confermato i suoi obiettivi per l’intero anno (nel peggiore dei casi un calo del 5% rispetto al 2023, nel migliore dei casi di un aumento del 4%) e per il periodo fino al 2026.
In ogni caso, DHL resterà lontana dal livello record del 2022.
Tuttavia, DHL pone l’attenzione sulla necessità che la prevista riforma della legge postale (che potrebbe essere completata entro luglio) possa aiutare il servizio in settori chiave, come ad esempio ridurre la pressione dei tempi nell’invio delle lettere. In questo modo si libererebbero risorse per effettuare gli investimenti.
Sotto il profilo tecnico, possiamo vedere il range 38-40 euro nel quale il titolo DHL viaggia da diverse settimane. E’ importante notare come la EMA50 stia facendo da resistenza ad un rialzo del prezzo.
Tuttavia, come vediamo sulla piattaforma di investimento , se il prezzo dovesse riuscire a fare il breakout, allora si aprirebbero scenari interessanti perché oltre il limite superiore del range c’è ancora un GAP aperto (che porta fino a 41 euro) e che include anche la Ema200.
E’ chiaro quindi che siamo in una fase molto importante per DHL, perché la spinta rialzista sarà abbastanza forte da superare questi ostacoli, il movimento direzionale al rialzo sarebbe davvero forte.
Bisogna però considerare anche il possibile scenario opposto, ossia un ulteriore calo, con fuoriuscita dal basso del range. In quel caso il prezzo potrebbe scivolare bruscamente verso i 36 euro.
