La marcia irrefrenabile di Rheinmetall, cominciata con lo scoppio della guerra in Ucraina, ha lasciato il posto a una lunga (e fisiologica) fase di correzione che va avanti da aprile, proprio in prossimità della soglia psicologica di 500 euro (ad aprile aveva fissato un nuovo record a 571,80 euro).
La situazione del mercato continua tuttavia a essere florida, trainata in gran parte dagli affari con le forze armate in Germania e nei Paesi partner, nonché dalle attività a sostegno dell’Ucraina. Lo conferma l’ultimo grosso ordine è arrivato della Bundeswehr, ed è stato il più grande ordine nella storia dell’azienda.
Il portafoglio ordini è ancora gonfio (in particolare per il business delle munizioni) ed è arrivato a superare i 40 miliardi di euro. Le recenti preoccupazioni emerse in Francia riguardo a un possibile taglio delle spese per la difesa hanno avuto scarso impatto. Inoltre di recente l’Unione Europea ha stanziato circa 1,4 miliardi di euro di aiuti militari per l’Ucraina.
Rheinmetall, che ha continuato a crescere nel primo trimestre, ha confermato le sue previsioni per l’intero anno. Paradossalmente, proprio la corsa così forte del business finisce per penalizzare il titolo, perché ormai le aspettative degli analisti si fanno sempre più elevate ed è difficile soddisfarle pienamente.
Inoltre gli ordini sono così tanti che diventa sempre più difficile rispettare i tempi di evasione. Anche per questo Rheinmetall sta espandendo notevolmente la produzione, ampliando lo stabilimento in Bassa Sassonia e progettando ulteriori opere in Ucraina e Lituania.
Sotto il profilo tecnico, la recente discesa sotto la Ema50 ha fatto emergere un po’ di opacità attorno a Rheinmetall. Tuttavia, come vediamo sulla piattaforma di investimento , il supporto a 460 euro ha svolto il suo lavoro spingendo di nuovo verso l’alto il prezzo.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Attualmente il prezzo sta di nuovo testando questo livello, e finché ci rimarremo sopra il quadro complessivo non desta grandi preoccupazioni. Per assistere però a un nuovo impulso rialzista bisognerebbe almeno riportarsi oltre la Ema50 e soprattutto oltre i 537 euro, una zona di prezzo dive c’è stata più tensione di recente.
Nonostante la recente correzione, gli analisti rimangono in buona parte rialzisti su Rheinmetall. Goldman Sachs fissa l’obiettivo a medio termine a 635 euro, Berenberg lo consiglia fino a 590 euro, Hauck Aufhäuser fissa il target a 680 euro, Barclays a 590 euro.