Il mese di luglio è cominciato con un forte segnale di schiarita per il produttore di pneumatici Continental. Il rimbalzo arriva dopo 5 mesi di caduta continua (-25% circa), che avevano spinto il prezzo sui minimi di un anno e mezzo a quota 52 euro.
Il trend discendente era stato alimentato dai grossi problemi di business (-4,3% del margine operativo), a causa dei volumi di vendita di nuovo deboli, soprattutto in Europa. Inoltre avevano pesato le pendenti rinegoziazioni dei prezzi nei contratti con i clienti, e il ritardo nel lancio dei nuovi prodotti.
Risultato? Il primo trimestre è stato il peggiore da molto tempo, con una perdita netta di 53 milioni di euro.
Lo scenario sembrava essere ancora cupo, ma ad inizio luglio le dichiarazioni sorprendentemente fiduciose sulla redditività del secondo trimestre, hanno ridato slancio agli investitori. Il gruppo ha dichiarato che nel secondo trimestre ci sono stati progressi in termini di sviluppo dei prezzi rispetto all’inizio dell’anno, e inoltre dovrebbero già manifestarsi i primi effetti del programma di risparmio avviato nel settore automobilistico.
Di fronte a questo ottimismo, il mercato aspetta con trepidazione i risultati trimestrali che verranno resi noti a metà di questo mese.
Sotto il profilo tecnico, il forte rimbalzo avvenuto di recente ha spinto Continental sulla Ema50, come vediamo sulla piattaforma . Si tratta di un livello importante perché è da inizio anno che non viene superato.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Ad ostacolare l’ulteriore rialzo del prezzo è il livello Fibonacci 38,2 (costruito sul movimento discendente da inizio anno a fine giugno). Inoltre c’è un gap up che si è appena aperto, che potrebbe attorare nuovamente il prezzo.
Al rialzo invece, i livelli di resistenza più immediati sono il valore psicologico dei 60 euro e successivamente quota 63 euro. Se continental risucirà a superare questi scogli, potrebbe andare ad aggredire la Ema200.
Ad ogni modo, gli analisti sembrano fiduciosi in un risalita. Addirittura JPMorgan ha fissato un target a medio termine su di 100 euro. Warburg Research lo fissa a 75 euro, Deutsche Bank e Jefferies a 70 euro. L’obiettivo di DZ Bank è 66 euro, mentre UBS pone Continental a 67 euro.
