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EVONIK prova a uscire dal range dopo la revisione degli obiettivi annuali

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Il titolo del gruppo chimico sta viaggiando tra 18,1 e 19,3 euro da alcune settimane

Nonostante le gravi difficoltà che ha attraversato il settore chimico, Evonik è cresciuta così tanto da rivedere al rialzo le stime sui profitti del 2024. Questo potrebbe spingere il titolo fuori dalla zona di congestione (18,1-19,3 euro) dove si trova da giugno.

Il programma di risparmio in atto da molto tempo e lo sviluppo delle vendite nella divisione Additivi speciali hanno dato slancio al gruppo chimico. Inoltre nel settore Nutrizione Animale si registra una ripresa dei prezzi della proteina metionina per mangimi.


Soltanto un contesto macroeconomico debole sta frenando la domanda dei clienti, impedendo così risultati ancora migliori. Ma va detto il clima attorno all’industria chimica tedesca sta migliorando, perché l’associazione industriale VCI ha evidenziato che la prima metà dell’anno c’è stata finalmente una ripresa (soprattutto degli ordini).

Come detto, a metà luglio EVONIK ha ritoccato i propri obiettivi annuali (Ebitda tra 1,9-2,2 miliardi, contro gli 1,7-2 della previsione precedente) visto lo sviluppo incoraggiante degli affari anche nel secondo trimestre (secondo i dati preliminari, l’utile operativo è aumentato del 29% su base annua, più di quanto gli analisti si aspettavano alla fine di maggio).

Sotto il profilo tecnico, siamo in una fase molto importante, perché EVONIK sta viaggiando all’interno di un range (tra 18,1 e 19,3 euro) assieme alle due medie mobili principali (ema50 e ema200).
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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

La Ema50 ha di recente assunto il ruolo di resistenza, impedendo a Evonik di uscire dalla fase di range, mentre quella a 200 periodi ha fatto da supporto.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , se il prezzo riuscisse a bucare il limite superiore del range, potrebbe correre prima verso la soglia psicologica dei 20 euro, e poi anche oltre (verso i massimi annuali).
Se invece dovesse cedere la Ema200, allora potremo assistere a uno scivolamento verso il supporto a 17,8 euro.

Gli analisti che si sono espressi di recente sembrano molto ottimisti. Barclays valutare le azioni come ‘sovrappesate’ e pone un prezzo obiettivo a 25,00, lo stesso fissato anche da JP Morgan. La banca d’investimento statunitense Goldman Sachs ha lasciato un tagret di 21,20 euro, mentre Deutsche Bank Research vede un target di 26 euro e Warburg Research a 22,70 euro.

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