Dopo il grande rally di aprile e il consolidamento di maggio, per Infineon è cominciata una brusca fase calante (-20% in 6 settimane), che gli è costato tutti i guadagni e lo ha spinto al punto di partenza, in prossimità dei 30 euro.
L’entusiasmo che c’era qualche settimana fa sul mercato dei chip, alimentato soprattutto dalle previsioni di un rimbalzo della domanda (specie per smartphone e chip AI), sembra essersi spento.
Il produttore di semiconduttori deve fare i conti con una domanda per applicazioni industriali ancora debole, e con uno scenario analogo anche nel settore automobilistico (a causa della frenata del mercato dei veicoli elettrici).
La situazione è peggiorata di recente, dopo che il concorrente STMicroelectronics ha tagliato le sue previsioni per il secondo trimestre di fila, creando nervosismo in vista del rendiconto trimestrale che Infineon presenterà a inizio agosto.
Proprio in vista dei dati trimestrali, gli analisti mantengono tuttavia un atteggiamento ottimistico (malgrado abbiano ritoccato i target di prezzo per Infineon).
Le azioni Infineon vengono infatti considerate sottovalutate dagli analisti (in media è fissato un obiettivo a medio termine del 25% superiore al prezzo attuale).
Tutto questo si basa sulla convinzione che il peggio del ciclo economico sia ormai alle spalle per l’azienda di semiconduttori tedesca, e che ci sia ancora un potenziale di crescita nel medio termine.
Sotto il profilo tecnico, lo scenario è sicuramente opaco dopo il crollo delle ultime settimane, che ha spinto Infineon a tagliare prima la Ema50 e poi la Ema200, inviando così un messaggio chiaramente ribassista al mercato.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
La cosa più importante è salvaguardare la soglia psicologica dei 30 euro, che viene “difesa” anche dal supporto statico che si trova poco sotto (29,6 euro).
Al rialzo c’è un aspetto interessante che possiamo vedere nel grafico sulla . Si è formata un zona di GAP, dove il prezzo potrebbe atterrare in caso di rimbalzo a breve termine.
A sostenere questa possibilità è anche il fatto che l’indicatore RSI è scivolato in ipervenduto, cosa che potrebbe frenare lo slancio dei venditori.
Ad ogni modo, il mercato farà molta attenzione a ciò che succederà il 5 agosto, quando Infineon presenterà i suoi dati. Tenuto conto che gli investitori si sono preparati psicologicamente a ricevere notizie deludenti, nel caso in cui ci fossero delle sorprese positive, potremmo assistere a un forte rimbalzo.