Sta ancora continuando il disastroso 2024 di Thyssenkrupp. A luglio il prezzo è sceso di un ulteriore 14%, toccando il nuovo minimo storico su 3,28 euro. Ad eccezione del mese di marzo (che aveva illuso gli investitori riguardo a una possibile ripresa), il titolo dell’azienda siderurgica ha conosciuto soltanto mesi di calo in questo 2024.
Come tutte le aziende del settore siderurgico, anche Thyssenkrupp sta soffrendo un contesto difficile, caratterizzato da una domanda bassa e costi elevati, soprattutto per l’energia. L’eccesso di capacità esercita pressione sui prezzi, mentre le importazioni a basso costo dall’Asia sono una concorrenza ardua da affrontare (malgrado i dazi UE).
Peraltro anche lo specialista dell’elettrolisi Thyssenkrupp Nucera, anch’esso quotato in borsa e di cui l’azienda di Essen detiene la maggioranza) è sempre più in fase di stallo.
Dal momento che non si può prevedere quando il mercato si stabilizzerà, a luglio l’azienda ha dovuto nuovamente tagliare le previsioni per l’anno finanziario in corso (dopo averlo già fatto a maggio). Thyssenkrupp si aspetta che l’anno finanziario 2023/24 (fine settembre) si chiuda con un calo delle vendite dal 6 all’8%., mentre l’utile prima degli interessi e delle imposte (EBIT) sarà circa la metà di quello immaginato prima (500 milioni di euro).
Anche le previsioni sul free cash flow sono deboli: Thyssenkrupp si aspetta -100 milioni di euro, mentre in precedenza il gruppo aveva stmato un valore positivo. Inoltre Thyssenkrupp ha bisogno di capitali ingenti per ridurre le emissioni di CO2 della produzione e passare all’acciaio verde.
Questo scenario così debole non incoraggia certo ad essere ottimisti, e anche adl punto di vista tecnico le cose non sono promettenti.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , dopo aver bucato la soglia dei 4 euro è caduto anche l’ultimo solido supporto che arginava ulteriori discese del prezzo.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
La piccola speranza può essere rappresentata dall’indicatore RSI in ipervenduto, che potrebbe spingere al rimbalzo. Ma serviranno notizie molto positive e incoraggianti per riportare Thyssenkrupp verso la Ema50, che al momento è la prima resistenza di una certa affidabilità.