La corsa vissuta da Covestro durante il mese di giugno (+10%) sulla scia delle voci di acquisizione da parte d Adnoc, ha lasciato il posto ad una fase di consolidamento a luglio verso il livello di 54 euro.
Neppure la recente revisione al ribasso delle previsioni ha sporcato lo scenario (a parte un breve sussulto).
I movimenti di prezzo di Covestro si legano soprattutto alle trattative in corso con la compagnia petrolifera Abu Dhabi National Oil (Adnoc) degli Emirati Arabi Uniti, che vorrebbe rilevare la società chimica tedesca. Dopo mesi di stallo, i negoziati tra le due società sono ripartiti a giugno, innescando il forte rialzo di prezzo di Covestro.
Adnoc sta visionando i libri di Covestro ed entrambe le parti devono concordare un accordo di investimento. C’è un’offerta possibile per un totale di circa 11,7 miliardi di euro, ovvero 62 euro per azione.
Nel frattempo, lo scenario operativo continua ad essere difficile. Nel secondo trimestre Covestro ha mantenuto il fatturato pressoché stabile ma l’utile operativo è diminuito del 17%. I bassi prezzi di vendita hanno pesato sui profitti, mentre i minori costi delle materie prime hanno compensato solo parzialmente questo effetto.
Quello che condiziona maggiormente è la frenata dell’industria automobilistica, molto importante per Covestro.
Tutti questi problemi hanno spinto Covestro a ritoccare le previsioni 2024 al ribasso. Il gruppo chimico prevede un utile Ebitda compreso tra 1 e 1,4 miliardi di euro, dopo quasi 1,1 miliardi dell’anno precedente. Finora l’obiettivo dichiarato era stato 1,6 miliardi di euro. Anche il free cash flow è stato rivisto al ribasso (tra -100 e +100 milioni, in precedenza era 0 e +300 milioni).
Sotto il profilo tecnico, Covestro ha trovato un alleato importante nella Ema50, che ha agito da supporto durante l’ultima correzione al ribasso.
Come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento , il rimbalzo sulla media mobile a 50 periodi ha concretizzato un pullback verso il rettangolo dove il prezzo si sta muovendo da giugno.
La posizione delle due medie mobili principali (Ema50 sopra la Ema200) conferma lo scenario rialzista di mercato, ma la sensazione è che servirà una scossa forte per riuscire a oltrepassare il range andando oltre quota 55 euro.
