La svolta sui tassi di interesse degli USA e la percezione che il rischio recessione non è concreto, hanno dato slancio ai mercati azionari, che soprattutto prima del weekend hanno marciato forte.
Il DAX ha così chiuso la settimana al suo livello più alto da metà luglio, a quota 18.633,10 punti, con un incremento settimanale dell’1,7%.
Dopo una settimana vissuta in modo prudente, la vera scossa è arrivata proprio venerdì, quando il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell ha annunciato un aggiustamento della politica monetaria durante la riunione dei banchieri centrali a Jackson Hole, nel Wyoming. La banca centrale inizierà il ciclo di taglio dei tassi di interesse (dopo più di quattro anni) a settembre.
Tuttavia non si conosce ancora il taglio a quanto ammonterà, c’è chi pensa di 0,50 invece di 0,25 punti percentuali.
Dopo aver ritrovato la dei 18 mila punti settimana scorsa, il DAX ha completato il recupero delle perdite subite all’inizio del mese.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , la Ema200 in qualità di supporto ha fatto il suo dovere, ma anche l’indicatore RSI in ipervenduto segnalava una possibile svolta due settimane fa.
Adesso che il DAX ha tagliato al rialzo anche la Ema50, il quadro è diventato decisamente rialzista e il record storico è tornato a portata di mano. Proprio questo livello diventa adesso la resistenza più immediata da affrontare.