Dopo un mese e mezzo che ha fatto venire i brividi ai suoi investitori (metà giugno-fine luglio) a causa del pericolo di una multa significativa per violazioni antitrust, Delivery Hero ha avuto una ripresa sorprendente, con un guadagno di circa il 50%, che gli ha permesso di recuperare tutte le perdite e rimettere nel mirino la soglia psicologia dei 30 euro.
Il recente andamento positivo è la reazione ai buoni risultati del secondo trimestre, alle previsioni annuali confermate e alle novità sul business in Medio Oriente.
Nel secondo trimestre è proseguito l’andamento positivo della regione mediorientale e in Nord Africa, mentre nella regione asiatica le performance sono state ancora deludenti (soprattutto in Corea del Sud, dove soffre la concorrenza di Coupang).
Complessivamente, Delivery Hero ha guadagnato molto nella prima metà dell’anno, grazie agli ordini più frequenti da parte dei clienti (GMV è aumentato del 9,2%, l’utile Ebitda è balzato a 240,5 milioni di euro). Il risultato operativo e il valore lordo delle ordinazioni hanno superato le aspettative.
Delivery Hero ha confermato le previsioni per l’intero anno e ha consolidato la fiducia, anche grazie alle tariffe più elevate che addebiterà ai ristoranti in futuro.
Ma la recente corsa della quotazione di Delivery Hero deriva soprattutto dalla IPO che è stata pianificata per le sue attività in Medio Oriente, che servirà a risanare ulteriormente il bilancio. L’azienda quoterà il marchio Talabat, in rapida crescita a Dubai (le stime del valore potenziale di questa area di business sono pari a cinque miliardi di euro).
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il recente taglio delle due medie mobili ha inviato un messaggio decisamente rialzista al mercato. La recente corsa di Delivery Hero ha portato al test di una zona di resistenza sui 27.3/27.5 euro, che è di fatto l’ultimo scoglio prima di poter puntare nuovamente ai 30 euro.
Intanto anche la fiducia degli analisti è cresciuta. Barclays ha alza il target per Delivery Hero a 52 euro, RBC fissa l’obiettivo a 45 euro, UBS e JPMorgan sono più cauti ma comunque vede un prezzo obiettivo a medio termine molto alto, rispettivamente 40 euro e 37 euro.