Il forte rally del mese di agosto è stato solo un fuoco di paglia per MERCEDES-BENZ, che in questa prima fase di settembre ha bruciato tutti i guadagni che aveva ottenuto il mese scorso, finendo per scivolare sui minimi da ottobre 2022.
Questo forte discesa è stata innescata da un’escalation di notizie negative, la prima delle quali a fine agosto, quando è stato reso noto da ACEA (l’associazione di settore) che le nuove immatricolazioni nell’UE praticamente si sono fermate, e addirittura in Germania le vendite sono diminuite.
Non solo, in Germania nel mese di luglio è stato immatricolato quasi il 37% in meno di auto elettriche rispetto allo scorso anno. Inoltre secondo la KBA, ad agosto sarebbe andata pure peggio, con il 69% in meno di auto elettriche vendute rispetto all’agosto dell’anno precedente.
Pochi giorni dopo è arrivata un’altra brutta notizia per MERCEDES-BENZ e tutta l’industria automobilistica: l’indice IFO settoriale ha evidenziato che il sentiment è precipitato a -24,7 punti in agosto, segnando il quarto – e più feroce – calo consecutivo. Il dato peggiore riguarda le prospettive a sei mesi, dove l’indice è crollato a -40,5 punti.
Appena qualche giorno dopo e l’ultima mazzata è giunta dal profit warning di BMW e dagli accantonamenti del fornitore Continental dovuti ai problemi dei sistemi frenanti, che hanno alzato ulteriormente la pressione sul settore automobilistico.
L’intero settore automobilistico è stato colpito da un feroce calo delle vendite e dall’aumento dei timori per la debolezza del business cinese (il più redditizio), a causa della faticosa ripresa dell’economia del Dragone. A livello di vendite, siamo molto lontani da una ripresa sostenibile, e soprattutto per il comparto elettrico la situazione s’è fatta preoccupante. Se le vendite di questi modelli non aumenteranno, l’industria potrebbe affrontare multe di 15 miliardi di euro da parte dell’Unione Europea (si dice anche che le vendite di auto elettriche stiano procedendo alla metà del ritmo necessario per raggiungere gli obiettivi.)
Questo scenario già complicato viene reso ancora più incerto dalla disputa commerciale dell’UE con la Cina.
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(Fonte grafica: broker )
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Lo scivolone delle ultime settimane, oltre a spingere MERCEDES-BENZ sui minimi da ottobre 2022, lo ha avvicinato ad un supporto di lungo periodo a quota 54-55 euro, come possiamo vedere nel grafico sulla piattaforma di investimento .
Il livello successivo si colloca invece in prossimità della soglia psicologica dei 50 euro.
La presenza dell’indicatore RSI in ipervenduto può far pensare che siamo vicini alla fine di questo crollo, e magari potrebbe esserci una correzione al rialzo. Tuttavia, per ritrovare un po’ di ottimismo servirebbe almeno il recupero della Ema50 (come vediamo nell’immagine, proprio il rimbalzo sulla media mobile a 50 periodi ha innescato lo scivolone delle ultime settimane).
