La corsa SYMRISE continua ad essere sostenuta. Il produttore di fragranze ha guadagnato circa il 20% da quando è cominciato il rally ad aprile, arrivando sui massimi di oltre due anni. E adesso sta sfidando l’importante soglia psicologica dei 120 euro.
L’ultima trimestrale pubblicata ad agosto ha confermato la significativa crescita delle vendite e i ricavi.
Nell’intera prima metà dell’anno il fatturato è aumentato del 6,3%, ma se si escludono gli effetti negativi dei cambi o quelli derivanti dall’acquisizione e vendita di parti dell’azienda, l’aumento è stato dell’11,5%. L’utile operativo è aumentato dell’11,5% a quasi 530 milioni di euro, più di quanto previsto in media dagli analisti.
La crescita è stata guidata dalle performance dell’alta profumeria e degli additivi per alimenti per animali domestici. Sta dando frutti importanti anche il programma di risparmio lanciato nel primo trimestre.
Lo scenario positivo ha spinto Goldman Sachs a fissare un obiettivo di prezzo a medio termine per Symrise a 127 euro, perché vede pochi rischi sui margini del produttore di aromi e fragranze, e maggiori opportunità di acquisizioni e vendite rispetto a prima (di recente si sono fatti i nomi di Aqua Feed e delle società svedesi Probi e Swedencare).
L’ultimo forte impulso di SYMRISE è partito con il rimbalzo sulla Ema50 di qualche settimana fa, come possiamo vedere nel grafico sulla piattaforma di investimento .
Raggiunti i massimi di oltre due anni, il prezzo adesso vede la prossima resistenza sui 126-127 euro circa. I successivi target per i rialzisti sono a 131,7, quindi c’è il massimo storico di 132,65 euro (raggiunto nel novembre 2021).
Qualora vi fosse una correzione, a fare da cuscinetto c’è la soglia dei 117 euro, dove c’è un supporto statico e anche la Ema50.