A metà luglio dicemmo che HUGO BOSS rischiava di scivolare ancora più in basso, anche per via di uno scenario tecnico complicato. Effettivamente è andata così, tanto che il titolo del rivenditore di moda a inizio settembre è precipitato sui minimi dal 2021 (33 euro).
Tuttavia, da allora è cominciata una rapida ripresa che ha consentito a di riconquistare la soglia dei 40 euro.
I problemi del settore del lusso sono ormai consolidati da tempo. La domanda si è drasticamente ridotta, soprattutto per il calo sull’importante mercato della Cina (dove l’economia stenta a riprendersi), e le scorte accumulate durante la pandemia si stanno riducendo solo gradualmente.
Ciò ha spinto e altre aziende del settore a ridimensionare le aspettative di fatturato che di utile per il 2024.
Le cose sono migliorate da metà settembre, quando si è capito che la FED avrebbe potuto avviare un percorso di taglio dei tassi molto intenso. La convinzione che i tagli dei tassi di interesse rilanceranno i consumi ha dato beneficio al settore del lusso.
Un altro slancio è arrivato dalla Banca centrale cinese, che a fine settembre ha presentato il più importante piano di stimolo economico attuato dai tempi della pandemia.
Si tratta comunque di una ripresa a singhiozzo, con i prezzi dei titoli che fanno spesso su e giù, perché gli analisti sono scettici sulla possibilità che si vedano miglioramenti apprezzabili nella seconda parte dell’anno a livello europeo.
L’aspetto positivo è che HUGO BOSS ha riconquistato la soglia dei 40 euro, dopo essersi riportato oltre la Ema50, come vediamo nell’immagine tratta dalla piattaforma di investimento .
Il superamento della media mobile a 50 periodi ha inviato un segnale incoraggiante al mercato, che si trova come prossima resistenza il livello 23,6 Fibonacci (su quota 41,30 euro). Se riuscisse a superarlo, allora avrebbe la strada spianata verso la Ema200, in area 46 euro.
Al ribasso invece occorre tenere d’occhio anzitutto la Ema50, sotto la soglia psicologica dei 40 euro.