E’ davvero complicato trovare motivi di ottimismo per quanto riguarda il settore automobilistico. Volkswagen è lo specchio fedele di questo scenario negativo, come dimostra il tracollo avvenuto dal titolo in Borsa, dove ad aprile viaggiava sui 127 euro mentre a inizio settembre è giunto fin sotto i 90 euro, dopo aver perso praticamente un terzo del suo valore.
Se consideriamo i massimi del 2021, in cui vi era l’eccitazione per una mobilità elettrica, il titolo ha perso oltre il 55%.
In attesa dei risultati del terzo trimestre in programma per il 30 ottobre prossimo, a fine settembre Volkswagen ha ridotto le sue previsioni per il 2024 per la seconda volta in pochi mesi (margine di profitto intorno a 5,6%, rispetto alle precedenti stime di 6,5-7%), alla luce di un “contesto di mercato difficile e di sviluppi inferiori alle aspettative iniziali“. Le previsioni erano state ritoccate anche a luglio.
La situazione è così complicata che per la prima volta nella sua storia, l’azienda sta prendendo in considerazione la chiusura di un impianto in Germania.
Va detto che Volkswagen è in ottima compagnia, visto che la maggior parte dei player del mercato (Mercedes-Benz, BMW, Stellantis, Aston Martin, ecc) ha dovuto rivedere al ribasso le proprie aspettative.
Lo scenario del mercato è poco rassicurante, perché la domanda è in calo profondo e soprattutto il redditizio mercato cinese non fornisce più una stampella ai produttore europei. Questi ultimi peraltro anche guardarsi in casa propria dall’aggressiva concorrenza proprio delle aziende cinesi (in primis BYD), mentre l’Unione Europea sta finalizzando i piani su possibili dazi sui veicoli elettrici made in Pechino.
Il tentativo di ripresa di Volkswagen dell’ultimo periodo si trova alla prova della Ema50, che già ha respinto l’assalto una volta, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Se il prezzo riuscirà a spingersi oltre questa soglia, Volkswagen potrebbe guadagnare lo slancio che serve per ritornare verso i 100 euro. Poco più in altro c’è una zona di resistenza ancora più solida, tra 103 e 108 euro.
