A inizio agosto scrivemmo che la trimestrale avrebbe potuto dare a VONOVIA la spinta che gli serviva per riuscire a superare la soglia dei 30 euro. E’ quello che è accaduto, visto che il titolo del più grande gruppo immobiliare residenziale tedesco è salito a quota 32 euro, sui massimi di due anni, prima di cominciare una picocla correzione.
Ma adesso che scenario si prospetta?
L’ultimo bilancio trimestrale ha evidenziato risultati migliori del previsto nella maggior parte dei parametri di VONOVIA. Sebbene i conti siano rimasti in rosso, le perdite sono state molto più basse dell’anno precedente, e gli affari sono comunque apparsi in netto miglioramento.
In più c’è un fattore nuovo molto importante: l’avvio dei tagli ai tassi di interesse da parte delle banche centrali.
Il settore immobiliare è particolarmente sensibile all’andamento dei tassi di interesse, perché quando vengono abbassati favoriscono le richieste di mutui e l’avvio di nuovi progetti di costruzione (perché diventa meno costoso per i costruttori chiedere finanziamenti). E infatti alcuni recenti report confermano che il settore immobiliare sta riprendendo slancio e che il mercato ha deciso una direzione dopo mesi volatili.
Inoltre le azioni di società immobiliari diventano un’alternativa d’investimento rispetto alle obbligazioni.
Ci sono quindi motivi di ottimismo attorno a VONOVIA, come confermano gli analisti di Goldman Sachs che hanno alzato l’obiettivo di prezzo a 42,70 euro, in vista della prossima trimestrale che sarà resa nota a inizio novembre.
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Lo scenario di VONOVIA è decisamente rialzista anche dal punto di vista tecnico, anche se c’è una insidia all’orizzonte.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prezzo sta per completare un doppio massimo (ciò avverrebbe se fosse infranta la base della lettera M), che la maggior parte delle volte preannuncia ulteriori discese. In quel caso il target sarebbe attorno ai 29-30 euro.
A ostacolare questo scenario c’è però la Ema50, che sta facendo da supporto. Se VONOVIA riuscirà a superare questa fase, allora potrebbe ritrovare lo slancio per salire ulteriormente (il target successivo sarebbero i 36 euro, ossia i massimi da maggio 2022).
