La brusca caduta vissuta da INFINEON durante il periodo estivo (-23% in neanche due mesi) ha lasciato il posto a una fase di consolidamento attorno alla soglia dei 30 euro.
Nelle ultime settimane il prezzo ha provato un paio di volte a staccarsi da questa soglia, ma poi è tornato sempre a fare marcia indietro.
Eppure, nonostante tutto gli analisti mantengono un cauto ottimismo a medio termine.
Va detto che negli ultimi tempi il settore dei semiconduttori si è mosso in altalena, oscillando tra speranze di ripresa e delusioni cocenti. La domanda – soprattutto quella per smartphone e chip AI – non riesce a ritrovare slancio, e anche dal settore automobilistico non arrivano notizie incoraggianti.
All’inizio di settembre, i dati mensili sulle vendite della US Semiconductor Industry Association hanno fatto precipitare il mercato, dal momento che i valori sono stati inferiori all’andamento stagionale per quasi tutte le linee di prodotti. L’indice dei semiconduttori SOX perse in un sol giorno quasi l’8%, la più grande perdita giornaliera da marzo 2020, in piena epidemia da Covid.
Sul finire di settembre però le prospettive di vendita positive della statunitense Micron hanno ridato ottimismo all’intero settore, anche perché sostenute da una forte domanda di apparecchiature per l’intelligenza artificiale. Questo ha contribuito a dissipare un po’ di dubbi che erano emersi negli ultimi tempi sull’IA.
Attualmente il titolo INFINEON si trova di fronte a un importante ostacolo, ossia la Ema50, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
Se questo test dovesse andare a buon fine, allora i prossimi target saranno la Ema200 e una resistenza statica sui 33 euro.
Viceversa, un nuovo rimbalzo all’indietro sulla Ema50 potrebbe spingere il prezzo nuovamente sotto la soglia dei 30 euro.
Secondo gli analisti di Jefferies, il prezzo di Infineon potrebbe arrivare a 45 euro a medio termine. Goldman Sachs fissa l’obiettivo a 38,50 euro, mentre Berenberg lo vede a 38 euro. Tutti consigliano il titolo.