Si è chiusa una settimana da record per il DAX, che giovedì ha fissato il nuovo primato a 19.675 punti. Il principale indice tedesco ha guadagnato l’1,5% questa settimana.
La spinta è giunta anzitutto dall’ulteriore taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE), in considerazione dell’indebolimento dell’economia e del calo dell’inflazione. Ciò rende le azioni un po’ più attraenti rispetto alle obbligazioni.
Gli osservatori del mercato presumono che il ciclo di tagli dei tassi di interesse continuerà e che il prossimo taglio avverrà alla prossima riunione della banca centrale a dicembre.
Il buonumore è stato dato da alcuni rapporti trimestrali positivi su entrambe le sponde dell’Atlantico, inoltre il temuto shock dei dati provenienti dalla Cina non si è concretizzato. Anzi, i numeri indicano addirittura una stabilizzazione della seconda economia più grande al mondo.
Nell’ultima settimana, come avevamo previsto, c’è stata tensione attorno alla resistenza su quota 19600 punti, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
Ma del resto parliamo di un record storico, ed è normale che sia così.
Davanti al DAX si sono i 20mila punti, dove la tensione è destinata ad aumentare ancora di più. Peraltro l’indicatore RSI si trova in prossimità dell’ipercomprato, cosa che rende ancora più probabile che ci siano delle correzioni.