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WACKER CHEMIE a metà strada tra la risalita e un nuovo calo

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Le difficoltà del settore chimico continuano a impedire uno slancio deciso del prezzo, che era riuscito a risalire anche oltre i 90 euro

Nonostante qualche tentativo di ripresa di tanto in tanto, WACKER CHEMIE continua ad essere in sofferenza da molto tempo. Nell’ultimo anno il suo valore è calato del 30%, e nel mese di settembre era precipitato anche sotto la soglia degli 80 euro, sui minimi di 4 anni.
Dopo una forte ripresa oltre la soglia dei 90 euro, è arrivata un’altra discesa. Adesso Wacker Chemie è a metà strada tra riemergere o affondare.

La spiegazione di questa dinamica è nelle gravi difficoltà che ha vissuto il settore chimico nell’ultimo biennio, soprattutto a causa della corsa dei prezzi dell’energia.
La speranza di assistere a una ripresa della domanda finora si è scontata con un’economia che ancora non decolla. Si spera che con l’avvio dei tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, lo scenario possa finalmente migliorare nei prossimi trimestri.


Finora però lo scenario è stato complesso, con un portafoglio ordini che ha sofferto e le aziende costrette a ridurre la produzione, adottando anche piani di tagli al personale.

Per migliorare il bilancio, Wacker Chemie sta lavorando molto sul mix di prodotti, piuttosto che sperare in un aumento dei volumi.
Un fattore incoraggiante sono le opportunità di crescita nel settore ancora giovane delle biosoluzioni. Nel settore dei siliconi e dei polimeri l’azienda si sta comportando bene nei segmenti consolidati.


Una buona notizia sono le tariffe che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha imposto sulle importazioni di celle solari dal Sud-Est asiatico, che potrebbero spingere la richiesta di polisilicio sul mercato statunitense. Se Wacker riuscisse a vendere i suoi volumi ai prezzi del mercato mondiale, potrebbero esserci ottimi margini di profitto.

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Dopo il tracollo di settembre, il prezzo di WACKER CHEMIE era riuscito a ritrovare slancio per risalire oltre i 90 euro, ma è rimbalzato su una solida resistenza statica a 94 euro (rafforzata peraltro dall’indicatore RSI che era in ipercomprato), come vediamo sulla piattaforma di investimento .


Essere tornato sotto la Ema50 ha inviato un messaggio ribassista al mercato, anche se adesso c’è una zona cuscinetto (evidenziata in rosa) che funge da supporto. Se però il prezzo dovesse finire sotto quest’area, potremmo assistere a un nuovo scivolamento sui minimi di 4anni.

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