Nonostante alcuni tentativi di risalire la china, la marcia di BAYER continua ad essere intrappolata dentro al range 25-29 euro, dove si trova ormai da marzo scorso. A inizio ottobre uno scatto oltre i 30 euro aveva dato ottimismo agli investitori del colosso agrochimico, ma ben presto c’è stata una nuova marcia indietro.
Sulle azioni continuano a incidere le notizie relative alle controversie legali sui presunti rischi di cancro del glifosato, il diserbante, già costate miliardi alla Bayer (basta pensare che a metà del 2018, poco prima della prima sentenza contro la società, le azioni costavano ancora più di 93 euro).
L’azienda spera in un intervento della Corte Suprema degli Stati Uniti, dopo che negli ultimi mesi diverse corti d’appello statunitensi sono giunte a sentenze diverse sulla questione. Se la Corte Suprema accoglierà il caso e deciderà a favore della Bayer, scriverebbe definitivamente la parola fine alla questione del glifosato. Ma ci vorrà ancora molto tempo.
Oltre al glifosato, un’altra pesante eredità acquistata assieme alla società di sementi Monsanto ( l’ha rilevata nel 2018 per 60 miliardi di dollari) riguarda i policlorobifenili (PCB), un gruppo di composti chimici vietato da oltre quarant’anni.
La Corte Suprema di Washington ha deciso di revisionare una decisione d’appello che annullò una sentenza del 2021, nella quale tre insegnanti ottennero un risarcimento di danni per un totale di 185 milioni di dollari. Adesso Bayer potrebbe essere nuovamente costretta a pagare.
E’ chiaro che tutti questi problemi legali (Bayer ha perso 7 delle 21 cause più recenti sul glifosato), sono un freno per chi intende investire in questo titolo.
Sul fronte operativo, Bayer sta facendo rapidi progressi nella ristrutturazione aziendale, cominciata dal CEO Bill Anderson, che guida l’azienda di Leverkusen da più di un anno. Verranno eliminati molti livelli gerarchici, le decisioni verranno prese più rapidamente e il programma consentirà di risparmiare due miliardi di euro all’anno a partire dal 2026.
Secondo il CEO, circa il 70% di tutti i team Bayer stanno già lavorando con il nuovo modello organizzativo.
Come detto, l’ultimo impulso rialzista di BAYER aveva solamente illuso gli investitori, perché il prezzo – dopo essere rimbalzato sulla Ema200, è tornato nel range 25.-29 come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Anzi, adesso il titolo è più vicino al bordo inferiore di questo intervallo (che funge da supporto). Siamo tuttavia vicini alla condizione di ipervenduto del RSI, per cui all’orizzonte non dovrebbero esserci ulteriori cadute.
Resta però il fatto che, dopo il taglio della Ema50 al ribasso, il messaggio mandato da sono un freno per chi intende investire in questo titolo al mercato non è dei migliori.