E’ praticamente da un anno che il titolo EON continua a ballare tra quota 12 e 13 euro. Nonostante nelle ultime settimane abbia fatto un tentativo più deciso di fuoriuscire da questo range, alla fine ha ceduto i guadagni ed è ritornato in questo intervallo.
A settembre le utilities hanno ricevuto un impulso dalla prospettiva di forti tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Queste aziende infatti hanno requisiti di capitale elevati, e beneficiano più di tutti del calo dei tassi di interesse. Tuttavia, più di recente le banche centrali hanno mostrato un approccio più cauto e graduale verso le sforbiciate al costo del denaro, mitigando quello slancio visto a settembre.
Sempre a settembre, aveva beneficiato dei timori crescenti sul fronte geopolitico, dal momento che i titoli dei servizi di pubblica utilità sono anche considerati titoli difensivi, preferiti dagli investitori nelle fasi di mercato più turbolente.
Tra poco tempo alzerà il velo sui conti del terzo trimestre, dopo che la prima metà dell’anno è stata positiva, mettendo il fornitore di energia sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi annuali.
Complessivamente nella prima metà dell’anno le aspettative del gruppo sono state soddisfatte, tenuto conto della debole congiuntura e delle temperature miti nella prima metà dell’anno, che hanno portato ad un calo delle vendite di elettricità e gas. Inoltre, i prezzi dell’energia sono stati inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
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Sotto l’aspetto tecnico, per gli investitori di EON non è tanto preoccupante il ritorno nel range 12-13, bensì il taglio della Ema50, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Questo infatti invia generalmente un messaggio ribassista al mercato.
Al rialzo il primo scoglio è provare a superare di nuovo la media mobile a 50 periodi, e riportarsi oltre i 13 euro. La trimestrale che tra pochi giorni verrà pubblicata potrebbe essere l’innesco giusto per .
Al ribasso invece un supporto è fornito dalla Ema200, che viaggia verso quota 12,5 euro. Si tratta peraltro di un prezzo dove diverse volte – specie nel periodo estivo- la marcia di EON è rimbalzata.
Gli analisti manifestano un certo ottimismo su . Il prezzo medio target è di 14,80 euro. Molto positive sono state le valutazioni di Goldman Sachs (17,50 euro) e UBS (16 euro). Ma ci sono anche voci più critiche, come Jefferies che vede il valore a medio termine su 13 euro.