Dopo la forte ripresa cominciata in estate, Evonik è precipitato di schianto a ottobre, ritornando al di sotto della soglia psicologica dei 20 euro.
La trimestrale pubblicata a inizio novembre potrebbe però ridargli slancio.
Sebbene l’industria chimica viva ancora un contesto difficile, negli ultimi tempi gli utili di Evonik sono migliorati notevolmente. L’EBITA operativo è migliorato del 25%, il margine EBITDA rettificato è migliorato del 3%, l’utile consolidato rettificato è passato da 427 a 702 milioni di euro. Oltre alla situazione degli utili, anche il free cash flow è nettamente migliorato.
Il fatturato nei primi nove mesi (11,6 miliardi di euro) è rimasto pressoché invariato rispetto allo scorso anno, anche se i vari segmenti di business si sono mossi in direzioni diverse: Smart Materials and Specialties hanno registrato un aumento delle vendite, Performance invece è peggiorato.
La previsione per l’intero anno 2024, che venne rivista al rialzo in estate, è stata confermata (l’utile operativo dovrebbe essere compreso tra 1,9 e 2,2 miliardi di euro).
Nel complesso lo sviluppo del business può essere considerato positivo, anche se i miglioramenti sono soprattutto il frutto del programma di ristrutturazione avviato dall’azienda, che è stato ampliato prevedendo anche la razionalizzazione di due aree di business: il segmento Coating & Adaptive Designs e il segmento Health Car. In entrambi i segmenti vi è una concentrazione sul core business. Le attività periferiche non necessarie vengono vendute, esternalizzate o interrotte.
Il calo di prezzo avvenuto nel mese di ottobre ha portato Evonik a tagliare sia la Ema50 che la Ema200, inviando un messaggio chiaramente ribassista al mercato. Tuttavia si può immaginare un rimbalzo di qui a breve, perché l’indicatore RSI è in ipervenduto, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
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Attualmente Evonik sta testando un supporto statico verso 18,5 euro, mentre più in basso c’è un altro cuscinetto su quota 17,9 euro.
Al rialzo il primo vero target è rappresentato dalla Ema200, poco oltre la soglia dei 19 euro.
Secondo molti analisti, il calo del prezzo avvenuto a ottobre rappresenta un’opportunità di ingresso favorevole. Tuttavia è importante che la ristrutturazione in corso abbia un impatto positivo sulla situazione degli utili di Evonik, che dovrebbe migliorare ulteriormente nel prossimo anno (e ciò spingerebbe il titolo).
