Nel corso dell’anno, la soglia dei 43 euro è stata indigesta per QIAGEN. Il titolo del fornitore di servizi di laboratorio ha provato a spingersi oltre quel livello più volte, ma ha sempre finito per rimbalzare all’indietro.
Adesso ci stiamo avvicinando a un nuovo tentativo, ma stavolta le “carte” di Qiagen sono più robuste, perché l’azienda ha appena aumentato gli obiettivi di profitto annuali.
L’ultima trimestrale, presentata a inizio novembre, ha evidenziato un forte aumento della domanda di soluzioni diagnostiche, che ha spinto al rialzo le vendite. I ricavi sono saliti del 5% a 502 milioni di dollari. Anche il margine operativo è aumentato di tre punti percentuali al 29,6% (grazie alla migliore efficienza e alla dismissione del sistema di test Neumodx). La società ha guadagnato 98 milioni di dollari, un quarto in più rispetto a un anno fa.
Visti gli sviluppi del business, il management di QIAGEN si aspetta un profitto ancora maggiore per l’intero anno rispetto a prima: l’obiettivo è un utile per azione rettificato di almeno 2,19 dollari per il 2024 a tassi di cambio costanti. Un’altra revisione al rialzo era stata fatta in estate.
Va ricordato che Qiagen ha dovuto affrontare un contesto difficile dopo la pandemia (come l’intero settore dei fornitori) perché la domanda nel settore biotecnologico si è arrestata, visti gli accumuli di scorte che erano stati fatti in precedenza. Inoltre ha pesato la frenata dell’economia cinese.
Dopo la correzione vissuta tra agosto e ottobre, il prezzo di QIAGEN è tornato a spingere con forza, mettendosi alle spalle sia la Ema50 che la Ema200, come possiamo vedere nell’immagine sulla piattaforma di investimento .
L’indicatore RSI è ancora sufficientemente “scarico” da permettere altri passi in avanti verso la zona di resistenza sui 43 euro, che è lo scoglio su quale il prezzo si è infranto già più volte quest’anno.
Occorrerà però una spinta forte, che secondo molti analisti è giunta proprio dall’ultima trimestrale.