Novembre è cominciato nel migliore dei modi per il gruppo siderurgico SALZGITTER, che è arrivato a guadagnare oltre il 30% nel giro di tre giorni, rimbalzando dai minimi di 4 anni. Questo forte impulso è stato innescato dall’annuncio di una possibile acquisizione da parte di GP Papenburg (già azionista al 25,1%) e TSR Recycling KG.
GP Papenburg, è un conglomerato di oltre 60 aziende operative in vari settori (edilizia, logistica, materie prime, riciclaggio, ecc) ed è già il secondo maggiore azionista di Salzgitter. Insieme a TSR Recycling, specialista nelle materie prime riciclate, sta valutando un’offerta per il gruppo, che gli consentirebbe di espandersi anche nell’ambito siderurgico.
Tuttavia i dettagli di una possibile transazione sono ancora ignoti, incluso il possibile prezzo di acquisizione. Ed è proprio questo aspetto che lascia il destino di Salzgitter in sospeso.
Dal momento che gli attuali azionisti di Salzgitter hanno acquistato a un prezzo notevolmente più alto (il titolo è in trend discendente da tanto tempo) è improbabile che accetteranno un’offerta simile al prezzo attuale. Ma il maggiore azionista di Salzgitter è lo Stato della Bassa Sassonia, con il 26,5%, per cui è probabile che sarà proprio la sua decisione a determinare l’esito dell’operazione. Lo Stato della Bassa Sassonia valuterà l’eventuale proposta di acquisizione, considerando anche se rappresenta un valore aggiunto e che i diritti dei lavoratori siano tutelati.
E’ fuori di dubbio che le notizie riguardo la possibile cessione di Salzgitter sono il vero driver dell’ultimo periodo, perché dal punto di vista operativo invece le cose continuano ad essere difficili, a causa della persistente debolezza dei prezzi e dei margini dell’acciaio, nonché degli elevati investimenti nella produzione di acciaio a impatto climatico zero.
I risultati dei primi nove mesi sono stati ancora deboli, come accade all’intero settore siderurgico, e Salzgitter ha dovuto tagliare per la terza volta quest’anno le previsioni per il 2024. Il gruppo dovrebbe registrare una perdita compresa tra 275 e 325 milioni di euro (l’anno precedente era stato realizzato un utile di 238 milioni di euro).
La notizia della possibile acquisizione di Salzgitter ha generato un ampio gap sul grafico, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
Se il titolo dovesse rimbalzare sulla Ema200, che attualmente funge da resistenza, proprio l’area del gap potrebbe diventare il target di una correzione al ribasso.
Se il prezzo dovesse però riuscire a superare la soglia della Ema200, inviando così un messaggio rialzista al mercato, a quel punto il primo ostacolo sarebbe la soglia dei 20 euro.