Sono ormai diversi mesi che il titolo HENKEL danza tra i 77 euro e gli 85 euro, senza riuscire a trovare una direzione chiara che gli consenta di uscire da questa fase laterale cominciata a maggio.
Tra ottobre e novembre c’è stato prima un tentativo di forzare il limite superiore di questa fascia di prezzo, poi lo stesso è successo sul limite inferiore, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
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Gli ultimi dati trimestrali hanno dato un po’ di conforto, dopo un periodo decisamente negativo. Nel terzo trimestre il fatturato del gruppo è cresciuto dell’1% arrivando a quasi 5,5 miliardi di euro. La crescita organica è stata del 3,3%, meglio di quanto previsto dagli analisti.
Grazie a queste performance, il gruppo di beni di consumo è più ottimista per l’anno in corso, e ritiene molto probabile che venga raggiunta la metà superiore degli obiettivi di profitto.
La crescita del fatturato con risorse proprie – cioè senza acquisizioni e vendite di parti dell’azienda o fluttuazioni dei tassi di cambio – dovrebbe essere compresa tra il 2,5 e il 4,5% (dovuto principalmente all’aumento dei prezzi). Henkel punta a un margine EBIT compreso tra il 13,5 e il 14,5%, e un aumento dal 20 al 30% dell’utile per azione rettificato (EPS).
Intanto il gruppo Henkel continua l’attività di ottimizzazione della catena di fornitura europea e della rete di produzione. A tal fine, a ottobre ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Heidenau, la cui produzione verrà trasferita in altri stabilimenti europei.
Dal punto di vista tecnico, se riguardiamo l’immagina tratta da , possiamo notare che il prezzo di Henkel si sta agitando attorno alla Ema200.
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L’esito dello scontro con questo livello tecnico molto importante ci dirà se il titolo Henkel potrà ricominciare un trend rialzista. Ma alle porte ormai c’è anche la Ema50, il che rende la ripresa ancora più complicata. Se però Henkel dovesse riuscirci, allora lo slancio sarebbe così forte da poter immaginare una corsa fino a 85,74 euro, il massimo dal 2021.